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Una banda di ventenni che rapinavano con spray urticante all’origine della strage di Corinaldo

AG.RF 03.08.2019

(riverflash) – Una banda di giovani rapinatori ha scatenato la tragedia della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo. Una tragedia perché la notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018 morirono 5 minorenni e una giovane donna di 39 anni che aveva accompagnato la figlia in discoteca per il concerto di Sfera Ebbasta. In carcere, accusati di omicidio preterintenzionale e lesioni, furti e rapine, sono finiti sei ragazzi tra i 19 e i 22 anni, residenti nel modenese: farebbero parte di una banda dedita alle rapine in discoteca. Una modalità delinquenziale abituale, non occasionale, visto che i giovani rapinatori andavano in trasferta per i loro colpi. Non armi da fuoco per intimidire le vittime, ma spray al peperoncino. Dei 6 giovani finiti in manette uno è originario di Aversa, un altro è marocchino, un altro è nato a Tunisi e i 3 restanti provengono dal modenese. Uno dei componenti della banda è morto durante le indagini a causa di un incidente stradale. Si tratterebbe di un ragazzo di 19 anni, anche lui della provincia di Modena. Insieme ai rapinatori è stato arrestato pure il ricettatore con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al furto. In altre occasioni, oltre che a Corinaldo, hanno usato spray urticante, come arma impropria, per la attività predatoria: o per rendere più facile la sottrazione o facilitare la fuga dopo la sottrazione.

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