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TENNIS WIMBLEDON: MURRAY RIPORTA UN BRITANNICO A VINCERE IL TORNEO MASCHILE, NON ACCADEVA DAL 1936

(riverflash) – Un britannico sul trono di Wimbledon. Non accadeva da quasi un secolo, per la precisione dal 1936. Allora vinse Fred Perry, asfaltando il tedesco Gottfried Von Cramm 6-1, 6-1, 6-0. Adesso a festeggiare sull’erba del All England Club è Andy Murray, quello che lo scorso anno vinse l’oro olimpico a Londra e che ha liquidato in tre set (6-4, 7-5, 6-4) il serbo Novak Djokovic, numero 1 del ranking Atp.

In avvio di match Murray parte forte per evitare le faticose rimonte a cui è stato costretto nei giorni scorsi contro Verdasco e Janowicz. Al terzo gioco toglie il servizio al serbo, che recupera subito, portandosi 2-2. Lunghi scambi da fondo campo, quasi il contrario di come si gioca sull’erba. Djokovic spinge i colpi senza seguirli a rete, Murray si difende con la consueta maestria. Il break sul 4-3 e, dopo 59 minuti, lo scozzese chiude 6-4 la prima partita. Nel secondo set il servizio di Murray non funziona bene e il serbo si porta 4-1, ma non basta a cambiare l’inerzia della finale. Il britannico pareggia 4-4 e toglie il servizio all’avversario all’11esimo gioco, per poi chiudere a zero il 12esimo sul punteggio di 7-5.

Nella terza partita Djokovic non vuole arrendersi e, a conferma che non è per puro caso il numero 1 del tabellone, aggiusta i suoi colpi. Le sue accelerazioni trovano gli angoli, non escono più. Murray, sotto 1-4 infila un parziale di 3 giochi a suo favore, poi va a servire sul 6-5. Sul 40-0 il serbo reagisce, pareggia 40-40, quindi non trasforma 3 palle break. Lo scozzese, invece, chiude con una prima di servizio esterna che l’avversario non riesce a ribattere: dopo 77 anni Wimbledon ha trovato finalmente il successore di Perry.

Subito dopo la premiazione, Murray ha dichiarato: “Gli ultimi punti sono stati i più difficili che ho dovuto giocare nella mia vita. L’ultimo game mi ha davvero provato e dell’ultimo punto non ricordo nulla. Dalla sconfitta dello scorso anno ho imparato molto, ho lavorato duramente, ho delle persone straordinarie intorno a me che mi hanno aiutato a non abbattermi dopo le sconfitte. Il mio team mi ha visto molto arrabbiato dopo alcune di quelle sconfitte, hanno lavorato molto con me e tutto questo è anche dedicato a loro”.

 

Andy MURRAY (GB) b. Novak DJOKOVIC (Srb) 6-4, 7-5, 6-4

 

AG.RF  07.07.2013

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