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SONO PASSATI 50 ANNI DA QUANDO ARMSTRONG E ALDRIN CAMMINARONO SULLA LUNA CON COLLINS IN ORBITA PER TORNARE INSIEME

di Francesco Angellotti (AG.RF 10.06.2019) ore 07:36

(riverflash) – Sono passati ormai 50 anni da quando gli astronauti dell’Apollo 11 sbarcarono sulla Luna, tenendo col fiato sospeso tutto il Mondo che ebbe motivo d’esaltazione per la riuscita di una missione incredibile; eccezionale la precisione con la quale si è esaltata la scienza, i sistemi meccanici perfetti son riusciti a prevedere spostamenti millimetrici a distanze mai raggiunte prima, preparazione ed abilità degli Astronauti, che sono riusciti, entro i 25 secondi ancora disponibili, ad effettuare l’Allunaggio con il sistema manuale, in cui la Fortuna ha avuto il suo ruolo abituale ed immancabile.

   Pensare che tutto è avvenuto per l’ampliamento della Scienza, in quanto si sono acquisiti dei dati unici, è quanto credevano in molti.

   Invece la Scienza è stato solo un pretesto. Ricordiamo che era l’epoca della Guerra Fredda tra USA e URSS, e la gara spaziale era determinante per stabilire la supremazia. Il presidente Kennedy non conosceva la materia, ma sapeva che era importante quando nel 1962 fece il discorso alla Nazione, promettendo di raggiungere la Luna entro il 1969.

   Allora erano altri tempi; quando i Politici facevano una promessa, anche quasi impossibile come quella del presidente americano, veniva mantenuta. Ed il 20 luglio 1969 si staccò la capsula dell’Apollo 11 e portò a sbarcare sulla Luna il capitano Armstrong ed il militare Aldrin; mentre Collins rimaneva in orbita nell’Apollo 11 perché avrebbe dovuto riaccogliere la navetta spaziale, per fare ritorno nell’Oceano Pacifico; e già, questo dato, presume una precisione nei tempi che è quasi impossibile al sol pensiero: menomale il quasi.

   Dire che la conquista della Luna (che non è una conquista ma è un essere stati accolti per brevissimo tempo) sia stato un atto di Guerra, è vero fino in fondo. Però, che abbia sconvolto gli assiomi che avevamo assunto sulla Terra, non si può negare.

   Tanto che dopo 50 anni, presso la Biblioteca Comunale di Terni, si è svolta una conferenza che prendeva in esame i particolari dell’allunaggio. Presentazione di tutti i presupposti, la tecnica e i significati, le particolarità e le rifiniture, le cause e gli effetti, tutto il contrasto e le conseguenze causate dalla Guerra Fredda. Tre sono stati i relatori preparati per delucidare sugli argomenti curati dalla Associazione Ternana Astrofili, che ha trovato collaborazione con la sala Whynot; e le ricerche di Pierluigi Cox, Jacopo Diamanti ed Edoardo Giocondi si svolgono presso l’osservatorio Sant’Erasmo di Cesi, e quello di Santa Lucia a Stroncone: due località adiacenti a Terni di cui abbiamo tante volte illustrato il contenuto delle manifestazioni culturali.

   Essere arrivati ad un’impresa del genere, immaginate quante prove sono avvenute da entrambe le potenze in competizione; con relative bombe che esplodevano causando esplosioni dimostrative, evidenziando reciprocamente l’effetto distruttivo.

   Ma non si può dire che hanno messo in pericolo la Vita del Pianeta: la guerra è Guerra. Quindi, a tutto ciò, le Nazioni che non volevano dipendere da una o l’altra super potenza, si sono impegnate a esser pronti ad una distruzione planetaria, che serviva di monito per asserire la loro supremazia; Cina, India, Corea; anche l’Iran, che poi dopo accordi col presidente Obama ha incentrato l’attività per ricerche umanitarie; ma dato che il presidente è cambiato, sono arrivate le sanzioni e lo spirito pacifista è messo in discussione. Ma la Guerra Fredda è terminata ormai da tempo, perché le Nazioni capirono che non potevano giocare a chi distruggeva prima e meglio, ma sarebbe stato conveniente unirsi, per riparare quel che si era già distrutto; anche se sempre presente è il monito d’esser capaci di un intervento nucleare.

   Allora le forze spaziali si sono unite, nelle scoperte e nella solidarietà, ed addirittura l’Europa Unita (che ha ancora bisogno di definizione) ha formato un Centro di ricerca Aereo Spaziale, che è all’avanguardia nelle scoperte e negli apporti scientifici: con 2 italiani al vertice.

   Certo, quel che fa sempre paura, è quel che non si conosce; non si possono definire, ad esempio, quali possono essere stati gli influssi che hanno pervaso Aldrin, che è andato in escandescenze perché voleva essere il primo Uomo a camminare sulla Luna, mentre invece è stato solo il secondo, per ordine della NASA; e il militare Aldrin, compiuta la missione e passati i giorni di quarantena che ne son bastati 28, una volta uscito è andato di matto, finendo nell’alcool e non so se negli stupefacenti, ma perdendo il senno e l’ equilibrio mentale, acquisito durante il servizio nell’esercito. Ma questi sono particolari che non fanno la Storia, che è segnata, invece, dalle scoperte chimico-biologiche che si son potute fare con gli elementi presi sulla Luna.

   Anche se, finita la Guerra, l’interesse è stato affievolito (dalla macchina che gira sull’Umanità onde metterla in carica quando stabilito). Allora l’interesse non è andato oltre quel che aveva qualsiasi altro programma televisivo, dato che il pil impiegato, dal 5 % (e non 25 come volevano asserire i detrattori della scienza), è calato molto.

   Eppure le indagini spaziali dovrebbero essere incentivate, anche se non si potrà mai arrivare ad esaurimento; ed infatti, dopo l’evento così straordinario dell’Apollo 11, che è scemato come importanza, sono adesso gli Imprenditori Privati che, forti della loro egemonia economica straripante, organizzano le missioni spaziali; ampie e coinvolgendo soprattutto Marte, ma anche Venere,  poi si vedrà: nell’emisfero ci sarà sempre spazio per andare oltre.

   Ma stiamo attenti a non cadere dalla padella alla brace. Nessuno può sostenere che un’impresa così importante come quella Spaziale, dev’essere espressione della Guerra tra Nazioni, per raggiungere il Dominio; ma che la Scienza e la Conoscenza vengano strumentalizzate per impostare il mercato e rendere necessari dei particolari commerciali, sarebbe un’altro punto deleterio, che renderebbe l’Umanità ancora più asservita di quanto sono le truppe militari; anche perché la distruzione sarebbe non fisica, ma psicologica:  abbrutimento.

   Allora, tutte le particolarità dei tanti aspetti trattati, illustrati in modo comprensibile dai giovani relatori, sono state importanti per capire la Realtà in cui dovremmo integrarci come Organo dell’Universo, che non distrugge la Vita, ma si amalgama nell’organizzazione di tutta l’Essenza.

   Bisogna stare attenti, infatti, a tutte le supposizioni che vorrebbero portare l’Uomo, visto che sta distruggendo la Terra, a vivere su Marte. Sono occasioni che potranno capitare per periodi ed il ritorno sarà necessario; almeno per rifornirsi d’Ossigeno e di tutti gli altri elementi, che non si possono trovare su Marte. Facendo attenzione a non creare inconvenienti con le materie di scarto abbandonate nello Spazio. Evidente, però, che tutte le astrazioni fantasiose in proposito hanno il loro fine commerciale, perché è importante indurre al consumo, insidiando fiducia di poter andare in altro Pianeta, per ricominciare a distruggere nella stessa maniera di come sta avvenendo sulla piccola Terra.

   Queste intenzioni non sono neanche mai prese in considerazione dalla Scienza; perché l’Uomo è una creatura nata in Terra, e tutte le funzioni sono idonee al contesto organizzato da Madre Natura. Dovremmo aver capito che quando cerchiamo d’alterare l’equilibrio, provochiamo reazioni sconosciute, che non possiamo affrontare se non esclamando: peccato!

   Quindi gli studi astronomici per conoscere lo Spazio sono essenziali, onde apportare un vantaggio enorme; impariamo sempre meglio ad integrarci nel nostro Sistema, che non ci siamo curati di mantenere, ma per sfruttare e per profitto lo stiamo distruggendo.

   Complimenti e ringraziamenti a Pierluigi Cox, Jacopo Diamanti e Edoardo Giocondi, che hanno dato un resoconto imprescindibile per continuare l’ampliamento della Conoscenza.

   Però non lasciamoci irretire da quelle che sono le fantasticherie sparate a bomba, tanto per illuderci che saremo immortali; andiamo piuttosto a Sant’Erasmo (Cesi – ultimo venerdì del mese) oppure a Santa Lucia (Stroncone – da ottobre a maggio il martedì), sempre la sera dalle ore 21,30, e studiamo ove siamo: capiremo, forse, perchè siamo.

Nella foto: la Luna, dove è raffigurata (anche se è nella parte nera ma verso il chiaro a destra) la zona ove atterrò l’Apollo 11

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