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SLITTA LA RIFORMA DELLA SCUOLA, RENZI ASSICURA: “NON SLITTERANNO LE ASSUNZIONI DEI PRECARI

precari_scuola_ansa-500x313AG.RF.(MP).04.03.2015

 “riverflash” – Il decreto sulla scuola non c’è e nemmeno il disegno di legge e quindi per il momento, sono state presentate solo le linee guida della riforma. “Ma le assunzioni dei precari non slitteranno, anzi avverranno dal 1 marzo, perché i soldi ci sono”, ha assicurato Matteo Renzi: si tratta attualmente di un miliardo, che diventeranno 3 nel 2016. ll disegno di legge verrà approvato martedì prossimo in un nuovo Cdm: “Non è stato fatto nessun passo indietro da parte del governo, – ha ribadito il premier – ci sono le condizioni per non usare strumenti di urgenza, ora passiamo la palla al Parlamento”.  Ma qual è l’obiettivo della riforma? Innanzitutto, “la copertura di tutti i posti vacanti, le cattedre, con personale di ruolo e non con supplenti annuali”, ha affermato il ministro dell’istruzione Giannini: “Lo strumento legislativo per le assunzioni dei docenti lo decideremo martedì prossimo; le assunzioni sono una priorità e una urgenza e quindi si tratterà di uno strumento che consenta di ottenere questo risultato”. Inoltre, un altro degli obiettivi, è quello di dare piena attuazione al concetto di autonomia scolastica e viene anche posta  piena attenzione, all’integrazione degli studenti stranieri e particolare attenzione anche alla carriera dei docenti (con gli aumenti stipendiali per il 70% legati al merito e per il restante 30% all’anzianità di servizio). Infine, il rafforzamento di alcune materie come musica, arte, lingue straniere e della scuola-lavoro. Nel disegno di legge finiranno anche la riforma della scuola per l’infanzia, (un unico percorso educativo da zero a sei anni), interventi legati alla disabilità e al “sostegno”, un testo unico nuovo in materia di normativa scolastica, misure per il diritto allo studio. La scelta di Renzi di rinunciare al decreto d’urgenza a favore di un ddl ha però creato allarme fra i sindacati, preoccupati che i tempi del dibattito parlamentare possano far saltare 120mila assunzioni previste per il prossimo anno scolastico. Si tratta di coloro che rientrano nella sentenza della Corte di giustizia europea, che lo scorso mese di novembre ha condannato l’Italia per abuso di contratti a tempo determinato nella scuola. Tuttavia, l’opportunità della riserva dei posti è valida soltanto per il bando relativo ai posti disponibili nel triennio 2016/2019.

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