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SERGIO RUBINI “MI RIFACCIO VIVO”

(riverflash) – Sarà per una simpatia innata verso questo bravo attore, prima di tutto, e più che discreto regista (non tanto nella tecnica, non c’è poco di originale, quanto per la bravura nel scegliere e guidare gli attori), di chi scrive, ma l’ultima “fatica” di Sergio Rubini (in uscita il 9 aprile in tutte le sale italiane), dal titolo “Mi Rifaccio Vivo”, è una piacevole commedia, pulita, educata e ben guidata, con spunti comici di rilevanti. Rubini tocca, scherzando, l’argomento di una “seconda possibilità” che la vita, qualche volta, ci regala.

La storia racconta di Biagio Bianchetti (Pasquale Petrolo), imprenditore, che con fatica, ha raggiunto un buon risultato nella vita, diventando proprietario della “B.B. Magazzini”. Biagio però ha un nemico, sin dai tempi della scuola, Ottone Di Valerio (Neri Marcorè), il classico figlio di papà. Ottone è sempre arrivato primo in tutto, coprendo di insuccessi e ridicolo il malcapitato Biagio. Così, in seguito all’ennesima sconfitta, pensando di mettere finalmente un punto alle sue disgrazie, Bianchetti decide di farla finita. Ma una volta trapassato, scopre che per una buona azione compiuta in vita, ha diritto a un bonus: potrà tornare sulla terra per una settimana e così dimostrare di essere un uomo migliore. Sebbene a Biagio non importi nulla di dare una svolta positiva al proprio destino, accetta, convinto che finalmente potrà distruggere la felicità del suo antagonista e per far questo sceglie di incarnarsi in Dennis Rufino (Emilio Solfrizzi), un super manager nelle cui mani Ottone ha consegnato le sorti della sua azienda.

Ciò che Biagio non mette in conto è che, una volta a fianco del suo rivale, vedrà come dietro all’immagine di uomo vincente si celi invece una persona insicura, fragile e che non diversamente da lui è a un passo dalla rovina.

Una pellicola decisamente da vedere, per passare più di un’ora e 1/2 in allegria e riflessione. Gli attori, Margherita Buy; Emilio Solfrizi; Neri marcorè; Vanessa Incontrada; Pasquale Petrolo e poi ancora Gianmarco Tognazzi, Bob Messini, Valentina Cervi e lo stesso Sergio Rubini, sono tutti bravi e ben calzanti con le parti. Buona la fotografia che sottolinea molto bene la “surrealità” dell’ambiente in cui la storia si sviluppa. Buon divertimento.

lobo – (AG-RF) – 02.05.2013

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