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SENATO: BARANI (ALA) ACCUSATO DI UN GESTO OSCENO VERSO BARBARA LEZZI (M5S)

Barani LucioAG.RF 02.10.2015 di Giuseppe Licinio

 

 

 

 

 

 

(riverflash) – Paola Taverna (M5S) scatenata, lascia il suo posto al Senato per inveire contro Lucio Barani urlandogli: “Porco, maiale”. Il presidente del Senato Pietro Grasso chiede spiegazioni alla Taverna che risponde: “Si tratta di un gesto così volgare che mi vergogno a rifarlo”. Grasso allora chiede spiegazioni a Barani, senatore di ALA la formazione di Denis Verdini che ha lasciato il centrodestra per appoggiare Renzi. Barani, minimizza, afferma di essere stato frainteso, nega il gesto osceno e provocatorio. Parola quindi a Barbara Lezzi (M5S) che conferma: “Un gesto volgare e scurrile. Quando chiederà scusa, riprenderemo, sennò di Costituzione non si parla. Chieda scusa”. Il gesto volgare e scurrile sarebbe stato mimare un rapporto di sesso orale. Secondo Aldo di Biagio, senatore indipendente del gruppo Area Popolare, il gestaccio di Barani c’è stato, ma l’accusato nega e sorride ironico.

Si scatena Castaldi, capogruppo M5S a Palazzo Madama, cerca di coinvolgere nell’indignazione il ministro Maria Elena Boschi poi si rivolge al Governo dicendo con quali alleati si fanno le riforme. Chiara allusione al nuovo gruppo di Verdini.

Ma chi è Lucio Barani? È il sindaco socialista di Aulla, comune della Lunigiana, che ha concesso la cittadinanza onoraria a Bettino Craxi, condannato per corruzione e tangenti intascate per conto del PSI. Lo stesso Craxi affermò con coraggio e senza ipocrisia che i partiti della Prima Repubblica si servivano delle tangenti per finanziarsi.

Inveisce contro Barani anche la socialista Cinzia Bonfrisco: “L’aula deve essere difesa, non deve essere un bivacco. Io prego il senatore Barani di chiedere formalmente scusa per questo gesto inqualificabile. E si tolga quel garofano che fa rivoltare nella tomba i socialisti. Togliti quel garofano che sei un pagliaccio”. Erika Rossi (Lega Nord) afferma di aver visto il gesto e invita il senatore di ALA a chiedere scusa. Valeria Fedeli (PD), vicepresidente del Senato, ha affermato: “Il Consiglio di presidenza valuti, gesti e parole spesso offensive che in questa aula vengono rivolte alle donne”. Lucio Barani, nega, scuote la testa. Quindi lascia l’aula.

Pietro Grasso convoca l’ufficio di presidenza del Senato alle ore 13:00 di lunedì 5 ottobre.

Barani nega, ma le telecamere del Senato impietosamente riproducono il suo gesto e allora fa marcia indietro: “Sono veramente dispiaciuto di ciò che sta accadendo nell’aula del Senato a causa di un equivoco ingenerato da alcuni miei gesti istintivi. Con la mano rivolta verso il mio stesso volto invitavo quanti impedivano l’intervento del senatore Falanga a ingoiare i fascicoli che tanto veementemente stavano sventolando. Ho poi gesticolato al senatore Consiglio che imprecava contro di me, di venirlo a fare presso il mio scranno. Il tutto senza mai proferire parola e tanto meno volgarità nei confronti delle colleghe senatrici che ho sempre rispettato”. Arrivano anche le scuse di Barani: “In ogni caso se, vista la concitazione del momento, ciò può essere stato interpretato in maniera offensiva, mi scuso soprattutto con le colleghe che hanno avvertito tali gesti come rivolti nei loro riguardi”.

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