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ROMA: VIA I CASSONETTI PER LA RACCOLTA DEGLI INDUMENTI USATI, DAL 2016 SI CAMBIA

cassonetti giallidi Andrea Pranovi (AG.RF. 19.11.2015) (ore 23,05) (riverflash) – Ama ha disposto l’interruzione del servizio di raccolta differenziata di indumenti, finito nell’occhio del ciclone per essere presente in un capitolo della “Relazione sugli esiti dell’accesso presso Roma Capitale” del prefetto di Roma. La municipalizzata ha infatti revocato l’affidamento del servizio ai consorzi Sol.Co e Bastiani, che dovranno rimuovere dalle strade di Roma i 1800 contenitori gialli destinati alla raccolta dei vestiti usati.

Il servizio verrà internalizzato e nel 2016, secondo quanto comunicato dall’azienda, “sarà bandita una gara pubblica per l’acquisto di cassonetti da utilizzare per la raccolta dei rifiuti tessili e si procederà per dotare l’azienda capitolina di strutture atte alla valorizzazione in proprio di tali materiali”.

Nella relazione del prefetto, come spiegato da Ama, “si evidenziano condotte non corrette dei due consorzi nella gestione e nella partecipazione alla gara del 2008, nonchè l’esistenza di gravi infiltrazioni mafiose che avrebbero interessato anche direttamente talune delle cooperative esecutrici del servizio”.

Non è d’accordo con il provvedimento di Ama Carlo De Angelis del consorzio Alberto Bastiani, che intervenendo su Repubblica.it ha definito la decisione “unilaterale”, spiegando che essa “incita di fatto al vandalismo verso i cassonetti gialli che sono ancora in giro, perché descritti come strumento di frode e di inganno verso i cittadini”. De Angelis ha inoltre sottolineato che “il Consorzio di Cooperazione Sociale Alberto Bastiani non può accettare di essere descritto come solidale ad una banda di criminali”.

Nel mese di settembre l’Antitrust aveva multato per pratiche commerciali scorrette Ama per 100mila euro, contestando all’azienda le informazioni riportate sui cassonetti gialli. Erano stati multati anche i due consorzi a cui era affidato il servizio. L’Ama aveva presentato un ricorso al Tar contro la sanzione.

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