AG.RF 22.12.2019
(riverflash) – Un tragico sabato sera ha messo fine alla vita di due ragazze di 16 anni, Camilla Romagnoli e Gaia Von Freymann. Era passata da poco mezzanotte e pioveva a scrosci. Gaia e Camilla stavano attraversando corso Francia, nel punto molto frequentato anni fa perché c’era l’edicola dei giornali e la gente li comprava ancora caldi di rotative. Una serata normale per le due ragazze, che tornavano alle loro case sulla collina Fleming. A mettere la parola fine sulle loro giovani vite un’auto grande, una Renault Koleos, guidata da un 20enne, Pietro Calabrese, che non ha visto le ragazze. Era notte, pioveva e aveva un tasso alcolemico di 1,4 al momento dell’impatto. La normativa vigente consente di mettersi alla guida con un tasso di alcolemia di massimo 0,5 g/litro ma per i neopatentati e per chi ha meno di 21 anni la legge è più severa e prevede che il tasso alcolemico nel sangue sia pari a a zero, ovvero non si possono bere alcolici prima di mettersi alla guida cosa che invece ha fatto il giovane che, secondo quanto hanno raccontato alcuni suoi amici, prima dell’incidente era stato a una cena. Non veniva da una notte stravissuta e straviziata, per dirla alla Vasco Rossi. Nella Roma notturna, però, è raro trovare un giovane che non ha bevuto birra e non si è ottenebrato con droghe. Pietro Genovese è risultato anche non negativo per altre varie sostanze stupefacenti e – come riferisce il Corriere – aveva riottenuto da poco la patente, che gli era stata sospesa in automatico dopo che era stato trovato in possesso di hashish. Il suo smartphone è stato sequestrato: l’ipotesi è che potesse essere al telefono al momento dell’incidente.
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