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ROMA: PRONTUARIO PER LA SCELTA DEL SINDACO

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AG.RF.(Claudio Peretti).03.03.2016

“riverflash”  – A giudicare da quello che ci propinano i mass media, fra un po’ dovremo tornare alle urne per scegliere il sindaco di Roma, Chi scegliere? Come comportarsi? A chi dare retta? Spero che i colleghi elettori si ricordino dell’ultima e, perché no, della penultima e terzultima scelta fatta. Sulla base di cosa abbiamo votato? Quale principio, a parte i consigli dei partiti, abbiamo seguito? Beh, penso che la scelta si sia fatta soltanto sulla base del partito a cui per tradizione, per istinto, o per scelta, si è deciso di essere fedeli. Ma chiediamocelo con sincerità e con onestà: vale ancora la pena di seguire quello che ci consigliano i partiti? Dopo tutti i fatti di corruzione che sono accaduti, non solo nel comune di Roma, ma a livello nazionale, come possiamo ancora fidarci dei partiti? Prendo solo un caso recente che dovrebbe metterci tutti in allarme: il caso degli affitti irrisori praticati da un comune con un deficit stellare. Il caso di un comune che neppure sa quali sono le proprietà immobiliari che possiede. Il fatto che da una cinquantina d’anni non si rinnovano i contratti di affitto, che sono rimasti ai valori del 1950 o giù di lì. Mi chiedo: quanti sindaci proposti e nominati dai partiti si sono succeduti in questo periodo? Di destra, di centro, di sinistra…. Ci voleva un commissario governativo per fare venire fuori questo cancro, e ci ha messo anche poco. Come mai nessun sindaco se n’è accorto prima? No, dico, o erano stupidi o conniventi: in entrambe i casi andavano cacciati con infamia e forse anche denunciati, o per corruzione o per incompetenza. Quando un’organizzazione va male, il primo a pagare deve sempre essere il capo, poi vengono tutti gli altri: non è possibile accettare il fatto che i vecchi sindaci dicano che non ne sapevano nulla: dal momento che hanno accettato quella responsabilità, si sono accollati oneri ed onori. E, ricordiamocelo bene, i vecchi sindaci ci sono stati tutti proposti dai partiti. Come potremmo tornare a fidarci di quello che ci propinano ancora? Come se Pinocchio, dopo essere stato fregato un paio di volte, continuasse a dare retta al gatto ed alla volpe.. Neppure nelle favole i creduloni arrivano a tanta stupidità, dovremmo forse essere noi elettori i personaggi delle nuove favole, tipo quella di Calandrino e l’Eliotropia? Ricordiamoci tutti che l’ultimo sindaco di Roma, ci è stato proposto da un partito, lo stesso partito che poi lo ha cacciato. Come ci potremmo ancora fidare? Che ne sapevamo prima di Marino? Sapevamo solo che, per votarlo, si doveva mettere una croce sul segno di un partito: continueremo a fare lo stesso reiterato e stupido errore? Sarà quindi ora di pensarci su un po’ meglio alle prossime elezioni, altrimenti potremmo proporre di continuare a fare amministrare Roma da un commissario governativo, come avviene per i comuni sotto il controllo della mafia …. Già, ma Roma, oggi da chi è controllata? Ricordiamoci solo di alcuni fattarelli recenti: funerale Casamonica, monopolio delle bancarelle per la vendita delle bibite nei punti caldi, tipo Trinità dei Monti… Insomma, da chi è controllata l’economia del comune di Roma?

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