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ROMA CHAMPIONS DAY: Call Me Love nel Lydia Tesio, Skalleti nel Premio Roma

di Francesco Angellotti (AG.RF 04.11.2019)

(riverflash) – La nuova forma di programmazione ha incentrato le migliori prove autunnali, che si sono svolte domenica 3 novembre.Le considerazioni sono di diverso genere: tecniche o spettacolari; ma purtroppo la giornata è stata guastata dal maltempo, causando un  terreno già molto pesante già prima d’iniziare; quindi molto condizionate da questa situazione sono state le tattiche di corsa adottate dai fantini.

   La giornata è iniziata subito alla Grande col Premio Ribot sui 1600 metri, adesso Gr III dedicato all’allevatore Loreto Luciani, che conduceva un grande stud vicino Cisterna di Latina.

   La corsa si è avviata con andatura di riguardo, procedendo i cavalli in mano cercando l’azione sulle braccia; in dirittura è iniziata la progressione e OUT OF TIME seguiva VILLABATE e FULMINEX che si sono staccati in lotta; nel finale Dario Vargiu esce al largo e porta il 3 anni figlio di Sakhee’s Secret a staccare i due cavalli in lotta, vincendo facile col portacolori della Scuderia del Giglio OUT OF TIME, affidato in allenamento allo stesso trainer che ha vinto il GP Lydia Tesio, Alduino Botti.

   Da notare che il maschio sauro vincitore, figlio della fattrice Calma Apparente, è stato allevato nell’Azienda Agricola del Velino, in provincia di Rieti ma più vicina a Terni, ove è stato impostato dalla famiglia Botti un importante Stud.

   Il gruppo III, dedicato ai fratelli Carlo e Francesco Aloisi, per velocisti anziani sui 1200 metri, l’ha vinto una sorpresa. Vincitore e ben piazzato in buone condizionate, NIKISOPHIA non è neanche entrato in corsa quando salì di categoria in una Listed a Milano, ma con curva e percorso più lungo di 200 metri. Con andatura brillante ed i cavalli in mano, negli ultimi 400 metri 3 cavalli hanno allungato in lotta a centro pista; ma il velocista NO NAY NEVER, a suo agio sul pesante, con forza sfodera l’ultimo guizzo, anche se avrebbe preferito partire coperto mentre non c’era la scia per farsi trascinare; ha saputo, quindi, molto ben graduarlo il fantino Ercegovic, che ha portato il cavallo allenato da Grassi a passare gli avversari, intuendo i tempi giusti per l’attacco, lasciando ad 1 lunghezza FROM ME TO ME che è riuscito a respingere DJANGO. Anche questi performer non andavano oltre il buono nella forma recente, anche se il secondo arrivato è arrivato 4° in Listed ad Agnano in una prova a 1000 metri.

   Nel Premio Roma, passato a Gruppo II sui 2000 metri, è venuto un signor INVADER per misurare i nostri, che non andavano oltre la qualità di ottimi routinier.  SKALLETI, un grigio di 4 anni appartenente a J.C. Seroul ed allenato dal giovane J. Reynier, ha disputato solo 10 corse, ma ne ha vinte 9, comprese Listed e Gruppi: l’ultima corsa vinta è stato un Gruppo 2 a Longchamp. Da quando lo permette il regolamento internazionale, appare spontaneo chiedersi: che valore ha la vittoria in corse di selezione per un castrone?

   Non poteva non essere favorito SKALLETI, ma il coriaceo e regolare PRESLEY ha cercato subito a metterlo in difficoltà e, dopo essersi messo sulle gambe, in testa a piazzato una falsa andatura, a cui si sono tutti uniformati seguendolo in fila indiana; allungato in dirittura, gli avversari non sono riusciti ad agganciare il battistrada, su cui Cristian Demuro è stato capace di respingere tutti, che son rimasti ad annaspare, non riuscendo ad accoppiarlo. Tranne SKALLETI, che ha tirato fuori lo spunto ai 300 finali, ed è passato facile, vincendo senza problemi. La vittoria non va oltre alla quota vinta a premio, ma una corsa di Gruppo che senso ha per un castrone?

   Ottima e da notare la prestazione del secondo arrivato, PRESLEY, che ha confermato la sua regolarità anche su un lotto di buona categoria; il terzo THUNDERMAN veniva da vittorie e piazzati in Listed sulla distanza, ed è stato seguito da TIME OF CHOOSE, che nelle ultime prove si è sempre piazzato in Gruppi, su distanza lievemente inferiore.

   Quarta corsa, il premio Guido Berardelli, che ricorda l’oculatezza tecnica di un personaggio che sapeva coordinare il settore ippico. Sostituito col nome del “dottor Berardelli”, il tradizionale Premio Tevere, è stato programmato allungando la distanza di 200 metri, facendo una corsa per 2 anni sui 1800 metri; anche se così giovani, affrontare questa distanza è molto severo.

   Ben 11 i puledri a cui si è chiesto di mostrare le proprie doti, quando più e quando meno già espresse. L’andatura è stata subito brillante, pur considerando età e terreno; tanto che a 1\2 corsa già si potevano vedere quelli che contavano; a 400 metri si staccano in 5, presto diventati in 3 a lottare per la vittoria, con a ridosso i 2 che faticavano a rimanere agganciati. Lotta serrata, ma sul palo l’importato da Aurelio Golino AURELIUS IN LOVE, chiamato da Colombi, sfodera il guizzo finale e vince di 1\2 lunghezza su NOROHNA, che già era stata battuta dal vincitore, pur usufruendo di 1 1\2 kg di discarico perchè femmina; ma in precedenza c’è stata solo un’incollatura. Interessante la prova del vincitore, figlio di Athebayeb, che ha mostrato ottimo rush, piazzando uno spunto bruciante al momento giusto.

   La corsa per femmine di 3 anni ed oltre, sui 2000 metri adesso Gruppo II, a chi poteva essere intitolata, se non all’immagine che ha innalzato l’Ippica a livello tecnico ed umano?

   Premio Lydia Tesio, ricordando l’esempio per tutti.

   Le femmine che hanno accettato la sfida son state 10; ma tra loro la tedesca WISH YOU WELL, che aveva buone prestazioni ma su distanze che non chiarivano l’attitudine, probabilmente si è turbata per la trasferta che non ha raccolto con favore. Già all’insellaggio ha fatto vedere “i sorci verdi” a chi ha provato a stringere le cinghie ed ad infilare nei passanti la salsinga. Ma alla fine la sella è stata ben messa, anche con l’aiuto di tecnici italiani, che han dovuto adoperare tutta la loro mano tecnica. Ma alle gabbie di partenza, non ne ha voluto sapere; lo starter Gian Luigi Cozzoli Poli era quasi riuscito ad infilarla nello stallo, ma la baietta di 4 anni si è alzata in piedi, ed è uscita da dietro, non essendo ancora chiuse le sponde.

   Non c’è stato niente da fare.

   La corsa ha perso una possibile protagonista, ma non certo la qualità, perchè ottime erano le invaders che sono scese in gara con le performer italiane, tra cui svettava la 3 anni allevata da Franca Vittadini, che porta avanti con gloria la tradizione familiare, essendo anche la proprietaria. Anche se, già prima della corsa, girava voce che la figlia di Sea to Stars era stata venduta ad un complesso giapponese, che dopo qualsiasi risultato l’avrebbero messa in razza.

   L’allieva allenata da Alduino Botti non poteva fallire, era troppo attesa.

   Infatti non ha fallito.

   E’ sgabbiata bene, sviluppando una bella azione sul morso: e tutti a far la corsa su di lei. Branca non si è preoccupato, ha fatto fare a CALL ME LOVE la corsa sua, mettendo già in crisi molti avversari che sul terreno trovavano difficoltà a reggere l’andatura. Cambiata azione sulla destra, ha allungato in curva ed il gruppo si è sfinato; entrati in dirittura, sono scattate due soggetti per andare all’attacco, ma MOONOON ed ELISA AGAIN, arrivate ad 1 lunghezza, non hanno avuto fiato ed energia per continuare la progressione; così la bella saura ha vinto bene di fronte alle avversarie finite nell’ordine, che lasciavano staccata la quarta arrivata BINTI AL NAR.

     Facciamo la considerazione che l’Allevamento Italiano ha primeggiato nella giornata dei Gran Premi. Purtroppo quando brilla la Qualità, arrivano dall’Estero, stavolta Made in Japan, e la comprano. Ma il discorso del Money è questo, già ai tempi di Nearco o di Ribot. Call Me Love ora proseguirà la carriera di corse negli Usa (per Ryuzo Kaimoto) e poi farà la fattrice in Giappone, nell’allevamento di Teruya Yoshida.

      Dopo tutti questi Gruppi, adesso II, arriva il Premio Requinto Divino Amore, una Listed per 2 anni sui 1000 metri.

   Corsa per puledri, ma già entrati con la mentalità nell’agonismo, perché in 1000 metri si sono visti rivolgimenti di chanche molto improvvisi. Sgabbiati veloci, i più scattanti lottano e la selezione svolge fino un finale emozionante, con un testa a testa tra DAS ROTE e LOVELY SMILE, che sul palo viene superato; ma dietro di loro si era piazzata coperta LORELEI ROCK, una femmina di Canacho di T. Whitehead, sempre allenata da Botti ma il giovane che ha scuderia in Francia. Ormai dietro quelli che hanno bruciato il cronometro all’apertura delle gabbie. Entusiasmente che sulla breve distanza di 1000 metri, tra i due lottatori di cui l’ha spuntata il cavallo di Giorgi montato da Sulas che svolgendo la carriera in Francia quest’anno è arrivato già a 127 vittorie, s’era acquattata LORELEI ROCK, che negli ultimi 150 metri Cristian Demuro scopre, e lancia in uno spunto bruciante che gli fa guadagnare la vittoria di 1\2 lunghezza. Una puledra che farà parlar di sé.

   Dopo i Gran Premi, una corsa in onore di questo Sport, appassionante da seguire, estremamente tecnico, dalle tradizioni storiche.

   Premio Longines Fegentri Amateur Rider Championship, handicap limitato per Gentleman Rider ed Amazzoni, 1600 metri sulla sabbia: per una volta potevano concedere anche la pista d’erba ! Ma la prova di sportività che hanno dato i ragazzi è stata ammirevole.

   Prima di salire in sella, al tondino dell’insellaggio, foto degli 8 concorrenti che sarebbero scesi in pista, tutti insieme, onde sottolineare la solidarietà degli Ippici nei riguardi di certi Valori.

Appena arrivati i cavalli alle gabbie di partenza, il Tempo che con un po’ di vento era riuscito a contenersi, ha improvvisamente fatto uno scroscio di pioggia incredibile, pareva un uragano. Solamente 1 tuono, ma così forte da creare un forte spostamento d’aria.

   La corsa si è svolta appena passato il Putiferio, ma sotto un’acquazzone fortissimo; ed in questo è da ammirare l’esempio dei cavalieri, che hanno portato avanti il discorso dello Sport, inteso nella competizione più appassionante che arricchisce l’Animo perché unisce in un rapporto schietto, con una competitività pura: dovremmo riuscire meglio ad interpretare il puro-sangue come professore.

   Chi ha vinto? Tutti e 8 i partecipanti, Gentlemen ed Amazzoni, perché hanno mostrato un esempio di quel che vuol dire Sport ed Amore per il Cavallo. C’è solo da imparare.

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