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ROMA CAGLIARI: IL RITORNO DI ZEMAN ALL’OLIMPICO E GLI APPLAUSI DEI TIFOSI GIALLOROSSI

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AG.RF.(Maura Peripoli).22.09.2014

“riverflash” – E’ tornato nel “suo” stadio, quello che conosce molto bene, da ex tecnico, prima biancoceleste poi giallorosso e scommettiamo che, nonostante il suo volto impassibile, un po’ di emozione deve sicuramente averla provata “abito qui da 20 anni…..” Zdenek Zeman si è presentato ieri, sul campo dell’Olimpico, dopo appena un anno e mezzo di assenza, da avversario, ma pochi altri come lui hanno ricevuto tanti applausi da “ex”. Motivo? Ce l’ha spiegato egli stesso: alla domanda che gli è stata posta ieri in sala stampa a tale proposito, egli ha risposto candidamente: “se una parte di tifosi mi apprezza ancora e mi stima, evidentemente avrò provocato qualche emozione”. Le emozioni appunto, quelle che Zeman vuole trasmettere con il suo calcio, quello spettacolare, dove “le partite vengono giocate e non guardate”, come da lui stesso dichiarato a fine partita. Ed egli quindi va avanti con la sua “idea”, cercando di trasmetterla alla sua nuova squadra, il Cagliari, che ieri lo ha un po’ deluso, non essendo riuscita ad esprimersi come avrebbe voluto: “ci siamo fatti spaventare dalla Roma, i ragazzi ancora non ci credono, ci siamo limitati a guardare gli altri giocare; d’altronde la mia squadra, come quasi tutte le squadre di provincia, ragiona ancora con l’idea di doversi salvare, mentre io invece, avrei voluto che ci credessero di più, la sconfitta ci può stare, ma avrei voluto almeno giocarmela: serve proprio un cambio di mentalità e spero che i miei ragazzi lo capiscano presto, anche se, contro la Roma, non sarà solo il Cagliari a perdere….”. Cambio di mentalità… è tutta qui la sintesi dell’idea di calcio proposta da Zeman, un’idea non sempre compresa (vedi l’ultimo esonero dalla Roma), ma un’idea che punta al gioco spettacolare, a far divertire gli spettatori, insomma a quello che dovrebbe essere il gioco del calcio. Ma troppi valori ormai sono andati perduti e troppa importanza viene data al risultato, tralasciando l’aspetto del gioco. Lo sa bene Zeman che alla domanda su Conte, simbolo della Juve, scelto dalla Figc come tecnico della nazionale, dopo i tristi episodi legati a calciopoli che proprio con quel club, lo hanno portato ad una squalifica, il tecnico rossoblu ha risposto: “nessuna meraviglia, siamo in Italia, Conte ha vinto tre scudetti di seguito e in Italia si corre dietro ai vincitori…”. Ecco, Zeman è l’unico nel nostro Paese, ad avere il coraggio di fare certe affermazioni che sono assolutamente “vere”, ma che a molti danno fastidio perché vanno a “toccare” altri interessi…. Ma egli va dritto per la sua strada, senza arretrare di un millimetro…..e senza preoccuparsi più di tanto delle critiche ricevute….. caro mister molti tifosi la pensano come te e proprio per questo ti dimostrano affetto….. e non siamo noi a dirlo ma gli applausi ricevuti ieri dai tuoi “ex tifosi”, quando è apparso il tuo nome sul tabellone luminoso……

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