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ROMA: BAR, RISTORANTI E BANCHI DEL MERCATO CHIUSI A CAUSA DELLA CRISI

43a0185657ada4ea033402c631f5a68c[1]AG.RF.(MP).02.10.2013

“riverflash” – Roma, una città in crisi. La città meta di turisti di tutto il mondo che giungono nella capitale per le bellezze artistiche e per la buona cucina, si sta presentando dopo l’estate in una “veste” nuova: molti bar, ristoranti e mercati sono stati costretti a chiudere a causa della crisi economica. Nei primi mesi del 2013 infatti, si sono registrate 2 chiusura al giorno tra gli esercizi commerciali, una vera e propria “ecatombe” che ha coinvolto 8 milioni e mezzo di cessazioni di attività, che tradotto in numeri, significa la chiusura di 417 locali. Ma non va meglio negli altri settori ad iniziare da quelli collegati alle attività alimentari: nel catering c’è un saldo negativo di 112 imprese, comprese quelle attive nelle scuole e negli ospedali, mentre di bar a chiudere  sono stati oltre duemila. E fa anche un certo effetto girare tra i banchi dei mercati rionali e constatare che 1 banco su 3 (quando va bene) è definitivamente chiuso. Anche per quanto riguarda gli alloggi la crisi si fa sentire in modo consistente, proprio nella città dove il turismo ha sempre fatto da “padrone”, con un calo netto delle prenotazioni negli alberghi e nei “bed and breakfast”. Tempi duri quindi, soprattutto per i “vecchi” negozi di alimentari, trascurati dai consumatori, che preferiscono i discount dove è possibile risparmiare e trovare offerte vantaggiose. Andando in giro nei supermercati abbiamo infatti potuto notare come la gente sia ormai disposta a comprare in differenti esercizi commerciali, proprio per andare alla ricerca delle offerte e degli sconti per spendere di meno, cosicchè, alcuni prodotti vengono acquistati in un supermercato, altri in un altro… tanto per risparmiare e non importa se occorre spendere soldi di benzina per spostarsi da un posto all’altro. Oramai si è insediata in ognuno di noi, una specie di psicosi, che mette il risparmio in cima ai nostri pensieri… tutto va bene pur di spendere di meno…. E barcamenarsi in una simile situazione, alla luce anche della chiusura di diversi negozi, mercati, bar e ristoranti, non è certo facile….

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