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ROGER WATERS ALLA MOSTRA DI VENEZIA: “MENO MALE CHE SE NE È ANDATO SALVINI”

AG.RF 07.09.2019

(riverflash) – Nella sala gremita della conferenza stampa veneziana, Roger Waters, uno dei fondatori dei Pink Floyd, parla della situazione politica italiana. Waters è alla Mostra di Venezia con Us + Them, il film  fuori concorso dell’omonimo e straordinario tour che ha condiretto con l’americano Sean Evens, un “film necessario perché quel tour di concerti ha contenuti che superano la musica e penso vadano divulgati il più possibile”. Il padre di Roger morì nello sbarco di Anzio per liberare l’Italia dai nazifascisti.

Alla domanda su cosa pensa del nuovo governo italiano, Waters ha risposto: “Non sono un esperto della nuova coalizione, ma meno male che se n’è andato Matteo Salvini, anche se forse temporaneamente”.

Roger Waters ha anche espresso la propria preoccupazione per la recludescenza del sovranismo in Europa: “In Italia, come nel resto d’Europa, ci potrebbe essere una recrudescenza del neofascismo, basti vedere in Inghilterra Boris Johnson, ma anche Polonia e Ungheria. Viviamo tempi difficili in cui il potere fa sì che la gente normale sia sempre in guerra, controllano la nostra vita e sembra ci sia volontà di distruzione del nostro pianeta bellissimo. Se non contrastiamo queste forze neofasciste non ci sarà niente da passare alle nuove generazioni”.

In merito all’emergenza dei migranti, Waters ha dichiarato: “È gente povera che ha fame e scappa da zone di guerra e pericolo, flottano verso un posto dove poter vivere un po’ meglio con le loro famiglie. Noi europei abbiamo un dovere nei loro confronti, per quel che ne sappiamo l’homo sapiens ha meno di 200000 anni, siamo tutti africani. Da lì veniamo e ci ritroviamo divisi da queste tecniche nazionalistiche”. Sulle politiche da adottare, il musicista ha detto: “Capisco che in Italia è facile creare paura dell’altro dicendo che in centinaia di migliaia ci invaderanno, ruberanno il lavoro e le nostre donne, ma noi dovremmo poter andare al di là di questo non c’è futuro per questa mentalità. Sono persone che hanno perso il controllo della propria vita per colpa dei signori della guerra come è successo in Siria. Per questo vengono, non certo per rubare la nostra pizza”.

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