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RENZI RASSICURA GLI ITALIANI: “SIAMO AL RUSH FINALE”

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AG.RF.(MP).18.06.2014

“riverflash”- Dobbiamo crederci? Questo non sta a noi dirlo, di fatto però Matteo Renzi ha affermato ieri sera di essere arrivato alla volata finale, per far decollare finalmente, le riforme. Il premier si sente supportato in questo, dalla recente apertura di Beppe Grillo e dall’asse creato con la Lega che sembra essersi “trascinato dietro”, anche Forza Italia. Finocchiaro e Calderoli hanno riferito di aver messo a punto una ventina di emendamenti al Ddl del governo che dovrebbe incontrare il consenso dei gruppi, modifiche che sono ora all’esame del ministro Maria Elena Boschi e del sottosegretario alla presidenza Graziano Delrio, che sta sta tenendo i contatti con Vasco Errani e i presidenti delle Regioni. “Gli emendamenti, ha rivelato la Finocchiaro, saranno ufficialmente depositati a giorni” e il voto potrebbe iniziare tra martedì e mercoledì. In cosa consistono? Essi recepiscono molte delle richieste delle Regioni sul Titolo V. Il Ddl del governo aveva tolto ad esse la competenza su alcune materie; le proposte Finocchiaro-Calderoli riportano invece in capo alle Regioni le competenze su diverse materie o sulla loro concreta organizzazione sul territorio. Inoltre, vengono definite le competenze del futuro Senato e le modalità di elezione del Presidente della Repubblica. Sul primo punto vengono aumentati i poteri di controllo del Senato sugli atti del governo; sul secondo viene aumentato, da 3 a 6 il numero dei delegati regionali che prendono parte all’elezione. In questo modo si risolve lo squilibrio dovuto al dimezzamento dei senatori mentre il numero dei deputati rimane invariato, cosa che avrebbe consegnato alla maggioranza di governo l’elezione del presidente della Repubblica. Ora però, rimane insoluto il “nodo” della composizione del Senato, mentre la Finocchiaro afferma che in Commissione c’è una maggioranza a favore dell’elezione indiretta e ciò lascia chiaramente intendere che siano stati fatti passi avanti rispetto al muro contro muro dei giorni scorsi, che aveva portato i 14 dissidenti del Pd ad autosospendersi (rientrati poi nei ranghi). Renzi dunque, ha incontrato i vertici del Pd per “prendere una decisione veloce” sia sui contenuti che sui numeri in Senato. Al capogruppo Luigi Zanda ha chiesto rassicurazioni su questo; infatti il premier punta sempre sull’asse con Berlusconi ma i voti di Fi devono essere aggiuntivi e non sostitutivi. Per il premier la priorità temporale rimane la riforma costituzionale, che il Senato dovrebbe licenziare entro i primi di luglio. Il dossier della legge elettorale, dopo l’apertura di Grillo, potrebbe tornare sul tavolo già la prossima settimana con un incontro a livello di capigruppo tra Pd e M5s. Su questo Renzi è piuttosto cauto: è vero che Grillo ha aperto al confronto ma rilanciando il proporzionale che per lui e il Pd è fuori discussione.

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