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REGIONE LAZIO, IL SINDACATO DIRER RICORRE AL TAR SULLE NOMINE ESTERNE: I NUOVI DIRIGENTI NON HANNO ESPERIENZA

AG.RF.(MP).28.12.2013.(ore7.04)

“riverflash” – Una pioggia di ricorsi al Tar. Il sindacato Direr (Federazione Nazionale Dirigenti e Quadri Direttivi del Lazio) ha annunciato nuove iniziative al Tar in merito agli incarichi diretti e  a sospetti conflitti d’interesse; il motivo del contendere sarebbe legato quindi al “tetto massimo di incarichi fuori dall’Ente (che sarebbe stato superato) e alla valutazione dei curricula con modalità discutibili quando la Corte dei Conti aveva chiesto di “mettere un fermo all’incremento della spesa per il personale”. In pratica, in regione Lazio, sono stati messi da parte i dirigenti interni e sono stati assunti gli esterni, senza alcuna esperienza: ecco perché il sindacato ha avviato i ricorsi. Tutto ciò sarebbe avvenuto dal giorno  dell’insediamento di Nicola Zingaretti come presidente della Regione Lazio, il quale ora si trova in mezzo alle polemiche tra il sindacato dei Dirigenti e il Movimento 5 Stelle. Costo totale dell’operazione. 5mln di euro l’anno. D’altronde, l’ultima relazione della Corte dei Conti del Lazio, avvalora quanto affermato dalla Direr, poiché ha rilevato l’aumento costante della spesa per il personale dirigente, applicando quindi la sanzione del  “divieto di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale”, in una Regione già fallita e demolita dagli scandali per i fondi ai partiti. Ma quali sono i punti di maggior contestazione per la Direr? La segretaria del sindacato, Roberta Bernardeschi, ha affermato che i punti sono sostanzialmente due: il superamento del tetto massimo dei dirigenti esterni previsto per legge e la valutazione dei curricula dei candidati che è stata compiuta “ autarchicamente attraverso il segretario generale della Giunta che è un fiduciario politico e che quindi non può intervenire in procedure amministrative. I 33 dirigenti di seconda fascia e i 5 di prima fascia, oltre ad un direttore mantenuto in servizio oltre i limiti di quiescenza, sono stati sostanzialmente scelti escludendo candidati, anche interni, con ottimi requisiti ed esperienze rispetto alla struttura da affidare, e senza che sia stata giustificata, motivata la scelta”. Come dire: “il lupo perde il pelo ma non il vizio”……

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