Coppa di Africa dal 13 gennaio
header photo

ingrandisci il testo rimpicciolisci il testo testo normale feed RSS Feed

QUEL CHE SARA’ IMPORTANTE DOPO IL CAMBIAMENTO

talk shawdi Francesco Angellotti (AG.RF 09.10.2014) ore 10:10

(riverflash) – Tutti i Dirigenti Politici che si sentono in televisione, sbraitano con decisione che bisogna attuare dei cambiamenti immediati e sofferti, perchè la situazione sta capitombolando e non si riesce a frenare il corso discendente.

   Ci vorrà impegno, bisognerà fare gravi sacrifici, ma in qualche anno si potrà nuovamente tornare ad una situazione pacifica; ma solo se saremo tutti umili e remissivi nell’osservare i necessari principi che pur porteranno a grossi limiti, ma per far trovare la strada della risoluzione dei problemi.

   Anche qui, la risoluzione dei problemi non è molto chiara. I diversi Partiti non seguono più ideologie d’organizzazione sociale, non hanno più linee di principio e quadri organizzativi da impostare. Tutto come viene, una botta al cerchio ed una alla botte la quale, frantumata com’è, perde un po’ di qua e un po’ di là.

   Però, per lo meno, sono tutti amici, o quasi. Non c’è più l’avversario di partito, la corrente opposta nell’ideologia e nell’organizzazione dello Stato. Ogni Responsabile si unisce e cerca l’appoggio degli altri, per andare insieme avanti verso la salvezza, che devono ancora farci capire qual’è.

   Tante persone sono state osannate alla loro comparsa sulle soglie del Quirinale, per il loro sorriso, le idee moderne e le promesse anche se approssimate. E questo è il guaio che non si riesce a risolvere. Tutti sanno che così non si può andare avanti, i problemi sono mastodontici e bisogna metter mano per raddrizzare la baracca. Il sistema non si trova.

   E non si troverà. Perchè manca una linea inquadrata per indirizzare la Società verso un’impostazione determinata, e non è con gli infiniti rimedi scoordinati e incoerenti che si può sperare di modificare un’intero Assetto Istituzionale (a questo punto Silvano starà sorridendo e spero, stavolta, mi condividerà: ma attenti al seguito).

   Arrivati al punto in cui siamo, mi sembra evidente che il cambiamento dev’essere drastico e sotto tutti i punti di vista. Non è tornando a principi ormai superati che si può immaginare di procedere verso il futuro (questa era rivolta a Silvano), l’impostazione non può rispettare i canoni imposti (non si sa da chi), l’assetto della vita deve ritornare a quella che è la collaborazione umana, tutti insieme ma tutti della stessa tribù; non più sette, caste, divisioni sociali e supremazia di classi.

   E’ ovvio che chi fa di più e meglio otterrà di più e meglio; chi passa il tempo a girare per strada con la chitarra non avrà più che un posto-letto e tanto da sfamarsi 2 volte al dì; ma non dovrebbero esserci più le differenze enormi tra individui buoni e quelli cattivi; ne si potrà immaginare che tutti si riuniscono in un Organo superiore, perdendo l’individualismo, integrandosi per farlo funzionare; perchè poi, anche ammesso che questa organizzazione viene attuata correttamente ed è rischioso, ma per istituire un Organo che imposta la Società, gli individui, a posto con le loro esigenze,  perderanno se stessi: perchè si devono identificare come organi e non come individui. E qui Silvano viene a dirmi che non ho capito la forza dell’Organizzazione. Sarò pronto a rispondergli che ove l’hanno capita non sono riusciti a superare i problemi della maggioranza dei cittadini e che le teorie di riequilibrio in proposito si sono fatte vecchie, senza mai funzionare.

   Anche questa mia è una critica vana e non conta niente. Perchè ho sparato giudizi ed ho fatto valutazioni, ma dovessimo cominciare il cambiamento seguendo quel che ho espresso, torneremo a dibattere in Parlamento come stiamo facendo adesso. Non un concetto, non un assetto nuovo e diverso, ma che ho parlato a fare?

   Basti solo per affermare che bisogna rivoluzionare tutto; e la prima rivoluzione dev’esser quella che non si dovrebbero usare le armi, perchè se no si tornerebbe ai sistemi che si vorrebbero superare. Il discorso è lungo, e diventerebbe complesso scendendo nel dettaglio.

   Basti questo come primo principio: Fuori Tutto, così non va più. Non esistono più graduatorie e dogmi imposti: torniamo ad essere Uomini, perchè riacquistare noi stessi è l’unico sistema per proseguire nel progresso, che abbiamo reso molto abilmente involutivo.

             Poi delle teorie innovative, che sono l’essenziale perchè così non andiamo da nessuna parte, ne parleremo un’altra volta: se il Direttore ci darà ancora spazio.

Nessun Commento »

Puoi lasciare una risposta, oppure fare un trackback dal tuo sito.


Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..

Lascia un commento


Heads up! You are attempting to upload an invalid image. If saved, this image will not display with your comment.

*