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“QUANDO HO COMPRATO CASA HO FATTO UN CASINO”: LA DIFESA DI SCAJOLA

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AG.RF.(MP).13.06.2014

“riverflash” – L’interrogatorio di Claudio Scajola del 16 maggio scorso, è stato depositato presso il Tribunale del Riesame di Reggio Calabria: “Non ho mai fatto affari con nessuno perché non ne sono capace. L’ultima volta che ho comprato una casa ho fatto un casino. E poi vado a fare affari con loro…”. Sono queste le sue parole che si percepiscono chiaramente nell’interrogatorio, in cui il  politico ha aggiunto anche: “ sulla questione della casa sono politicamente morto e mi sono dimesso dopo aver letto i giornali della mia parte politica, che mi hanno letteralmente ammazzato: in quel momento ho capito che non ero difeso da nessuno e quindi sono morto”. “Dopo la vicenda della casa al Colosseo, andai da Berlusconi dicendogli che il processo stava andando bene ed egli mi rispose di stare tranquillo perché era prescritto: ma ero io ad avere bisogno di mettermi alla prova, vedendo cosa pensava di me la gente e gli dissi anche che volevo candidarmi alle europee ed egli annuì, ma non avrei mai pensato che Berlusconi mi potesse mettere nella lista delle 21 persone da scegliere con le preferenze”. Scajola poi, nell’interrogatorio, è tornato a parlare del caso Matacena, riferendo di essere stato molto duro con Chiara Rizzo, moglie del deputato latitante condannato per mafia : “le dissi di far venire qua suo marito, tanto lei avrebbe potuto andare a visitarlo una volta a settimana : si sarebbe potuta cercare un lavoro e io l’avrei aiutata come ho fatto, facendole avere una collaborazione; io ho cercato sempre di aiutarla, perché capivo che era una donna sola e turbata, che si è trovata in una situazione difficile, della quale era del tutto ignara ed ora lei si trova in prigione , mentre lui è latitante ed ha fatto in questi mesi, una vita d’inferno”.

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