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PROCESSO ALLA MONSANTO, AZIENDA ACCUSATA DI AVER AVVELENATO IL PIANETA TERRA

monsanto logo(MH) – AG.RF 20.01.2016 (ore 11:59)

(riverflash) – La Monsanto venne fondata nel 1901 a St.Louis da John Francis Queeny, allora trentenne. Era un’azienda farmaceutica che produceva inizialmente saccarina, vanillina e caffeina che vendeva anche alla Coca Cola. Queeny dette alla sua azienda il nome della moglie, Emma Monsanto. Gli affari andavano bene e negli anni ’20 allargò la produzione ad acido solforico, gomma e fibre sintetiche.  Da allora l’azienda è stata stabilmente tra i leader mondiali dell’industria chimica, ma parallelamente al successo sono cresciute aspre critiche. La produzione e vendita di «Prosilac», ormone usato nell’allevamento degli animali da carne, è sotto accusa di aver provocato danni, tra cui la sterilità, sia al bestiame che all’uomo. Altra grave accusa è la produzione di un defoliante usato in agricoltura che continua a causare malformazioni alla nascita e cancro. Sempre nella produzione Monsanto c’è il «Lasso», un erbicida contenente un ingrediente attivo bandito dall’Europa dal 2006 e classificato come probabile cancerogeno umano dall ‘EPA. La Monsanto ha messo sul mercato prodotti idonei all’agricoltura industriale, che aumentavano notevolmente la produzione con poca attenzione, forse nessuna, per la salute e la qualità. Il tutto accompagnando il prodotto come innocuo e sicuro  come il « Roundup/glifosato», un erbicida che ha causato gravi danni all’ambiente, danni permanenti spalmati nelle varie aree del mondo. Un modo di agire spregiudicato, come la vendita di organismi geneticamente modificati che dovrebbero cancellare le sementi tradizionali dell’agricoltura, Nonostante tali accuse, la Monsanto, nel 2011, ha realizzato un utile di 1.659 miliardi di dollari, dando lavoro a oltre 20.000 dipendenti. Sul sito web http://www.monsanto.com viene espressa la preoccupazione di sfamare il pianeta Terra, viene presentato un tipo di mais che ha bisogno di poca acqua per crescere e adatto all’Africa e un metodo per ottimizzare la coltivazione del cotone, Naturalmente tra i titoli forti del sito web c’è un’azione per fermare il cambiamento climatico. monsanto climage-change-GIAM-callout

Nel 2008, la Monsanto è stata la protagonista di un documentario della regista francese Mari-Monique Robin intitolato «Le monde selon Monsanto» in cui vengono riassunte molte delle critiche mosse nei confronti della multinazionale.

Il prossimo 12 ottobre a L’Aja, in Olanda, si terrà il «Processo Monsanto», che non avrà conseguenze legali per la multinazionale e terminerà il 16 ottobre. Servirà a sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale sui danni arrecati all’ambiente dall’agricoltura industrializzata.

L’iniziativa «Processo Monsanto» nasce da una coalizione eccellente in rappresentanza di tutti i settori della società civile e include nel suo comitato guida, Vandana Shiva di Navdanya, il precedente ministro francese dell’ambiente Corinne Lepage, la giornalista e autrice del documentario «Le monde selon Monsanto»  (trad.: il mondo secondo Monsanto) Marie-Monique Robin, il biologo molecolare e tossicologo ricercatore delle tossicità del GMO e degli erbicidi glifosati Giles-Eric Séralini, Hans herren del Millennium Institute e il precedente Rappresentante Speciale dei diritti alimentari dell’ONU Olivier De Schutter.

Monsanto è accusata di aver persistentemente ignorato i danni sulla salute e ambientali causati dai suoi prodotti attraverso una strategia di accordi sistematici: facendo pressioni sulle agenzie di controllo e agenzie governative, corrompendo, finanziando studi scientifici fraudolenti, manipolando la stampa e i Media. Del resto la manipolazione dei mezzi d’informazione è lo strumento per cui politici e pubblicitari alzano il livello del consenso, non solo in Italia. Con televisioni e giornali in mano ai potenti era facile che passasse una sola informazione, mentre con l’avvento della rete web passano tante informazioni senza filtri. Proprio il web ha messo in crisi la solidità di poteri consolidati, attenti a mantenere e ampliare i flussi dove scorre il denaro.

Esistono forme di ricatto agli Stati, perché causare la perdita di lavoro agli oltre 20.000 dipendenti della Monsanto può causare una dèbacle elettore.

In un comunicato, l’Institute of Science in Society usa la mano pesante: “Monsanto è l’elemento portante dei peggiori eccessi dell’agricoltura industriale: avvelenando la gente e il pianeta per mezzo di agrochimici, causando malattie e morte e accelerando la perdita della biodiversità e contribuendo massicciamente al riscaldamento globale dovuto alla sua pesante dipendenza dai carburanti fossili e di conseguenza alla distruzione delle foreste e delle praterie”.

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