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POSTA LA FIDUCIA AL ROSATELLUM, INSORGONO M5STELLE E MDP: BAGARRE IN AULA

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AG.RF.(redazione).11.10.2017

 “riverflash” – Uno schiaffo alla democrazia e oggi tutti in piazza. La fiducia, posta ieri dal Governo al Rosatellum bis, ha sollevato critiche e polemiche e in aula ci sono stati attimi di tensione, con insulti e grida, da parte del Movimento 5 Stelle e Mpd. Le opposizioni hanno chiesto l’intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale ha ribadito di non poter decidere nulla in merito e così oggi, ci sarà una manifestazione in piazza, mentre Beppe Grillo ha convocato a partire dalle 13 “un presidio permanente davanti Montecitorio fino al voto finale, previsto per giovedì sera. La decisione della fiducia è stata presa al termine di una riunione del Consiglio dei ministri convocato d’urgenza dopo la richiesta da parte del Pd di blindare la riforma elettorale e metterla al riparo dai voti segreti (un centinaio). Ed è polemica anche tra i Dem, molti dei quali hanno dichiarato che nel voto finale di domani (segreto), voteranno contro. La grande preoccupazione della maggioranza dopo la fiducia post, sono ora i franchi tiratori, “protetti” dai circa 50 voti segreti richiesti dalle opposizioni. Un’incognita a cui Pd, Forza Italia, Ap e Lega (le forze del nuovo patto a quattro sulla legge elettorale) pensavano di rispondere in un primo tempo con la tecnica parlamentare del ‘canguro’, ossia con emendamenti predittivi che avrebbero fatto cadere automaticamente tutti gli altri. Ma poi l’ipotesi del ricorso alla ‘fiducia tecnica’ ha prevalso. In mattinata il capogruppo dem alla Camera Ettore Rosato (che dà il nome alla legge), ha reso pubblica la richiesta del Pd al governo: “Dopo la riunione di maggioranza ho telefonato al premier Paolo Gentiloni riferendo che è opportuna la fiducia per superare il ricorso ai voti segreti”. Saranno dunque poste tre fiducie tecniche sui primi tre articoli della legge, quelli oggetto degli emendamenti su cui le opposizioni avrebbero voluto il voto segreto. Il voto finale sul provvedimento sarebbe comunque segreto, come previsto dal Regolamento della Camera. Il Movimento 5Stelle, attraverso le parole del candidato premier, Luigi Di Maio, ha annunciato due giorni di proteste, “per fermare questa vergogna”. “Questa è una legge che toglie la sovranità ai cittadini di scegliere i propri eletti  e viene approvata togliendo la sovranità al Parlamento: èoltre i limiti della democrazia”, ha affermato Roberto Speranza coordinatore di Mpd, “oltre i limiti della democrazia”, ha aggiunto Giusliano Pisapia. Gli emendamenti presentati, sono stati circa 200. Di cui 55 sono quelli del M5S, 28 le proposte di modifica del Mdp; nessuna modifica è stata richiesta invece,  e 7 sono gli emendamenti di Forza Italia. Nulla ha presentato la Lega e 13 le modifiche presentate da Fratelli d’Italia, che chiede un premio di governabilità per chi raggiunge il 40% dei seggi.

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