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POLO AMBIENTALE INTEGRATO PER ROTTAMARE INCENERITORI E DISCARICHE

AG.RF 19.11.2019

(riverflash) – Proporre inceneritori e discariche quale soluzione dei rifiuti a Roma equivale a bestemmiare, significa ragionare ed affrontare il problema con un criterio perdente, completamente sbagliato.
La soluzione vincente per l’ambiente ed i cittadini è quella di puntare ad impianti integrati per il riuso dei materiali, alla realizzazione di un POLO AMBIENTALE INTEGRATO PUBBLICO. Quando ci sono le emergenze si insinuano i privati che hanno ben altri obiettivi che quelli dell’interesse e salute pubblica.
Il Comune di Roma NON PUO’ assolutamente affrontare da solo questo problema ed affrontarlo in continua emergenza, con il fiato sul collo degli impianti privati che decidono il bello e cattivo tempo, è assurdo.
Il caso di Roma, la capitale del paese, deve essere obbligatoriamente un tema NAZIONALE.
Bisogna pretendere dal Governo Nazionale, dalla Regione e dalla Città Metropolitana un tavolo per affrontare e risolvere il problema, chiedendo anche fondi europei destinati ai progetti ambientali.
Nel tavolo si dovrà individuare un area pubblica (che sia essa della Regione, della Città Metropolitana, del demanio o di Anas) che sia lontana dagli insediamenti abitativi ma vicino alla rete autostradale e, se il caso, creare uno svincolo apposito per essere facilmente raggiungibile dal Comune di Roma e dai Comuni che vorranno far parte di un “consorzio dei Comuni” che saranno egli stessi proprietari del POLO AMBIENTALE INTEGRATO PUBBLICO.
Il POLO AMBIENTALE INTEGRATO dovrebbe contenere:
1) un primo impianto di trattamento ANAEROBICO dell’organico per la produzione di metano che alimenterà i mezzi delle aziende municipalizzate dei Comuni consociati e la restante energia prodotta verrà immessa nella rete energetica nazionale;
2) un secondo impianto di trattamento AEROBICO con l’utilizzo dei fanghi residui del primo impianto e parte di sfalci ed organico per la produzione del compost di qualità;
3) impianti di primo trattamento del muntimateriale (Plastica, Alluminio, Metalli) da destinare ai consorzi nazionali (Corepla, CiAl, Ricrea )
4) impianti di primo trattamento della carta e cartone destinati poi al Comieco.
5) stazione per isole ecologiche destinate alle aziende affidatarie del servizio dei Comuni aderenti e dove verranno trasportati e poi riciclati ingombranti, legno, RAEE, ecc.

Bisogna avere il coraggio di agire, a prescindere dai colori politici, andare tutti insieme in un unica direzione. Perché sulla salute della gente bisogna essere tutti uniti.
Chi vi propone soluzioni semplicistiche del passato (discariche e inceneritori) non é degno di essere preso in considerazione.

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