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PERCHE’ CI AFFIDIAMO AI GOVERNANTI

AG.RF.(redazione).16.04.2020

“riverflash” – Il concetto di autorità è insito da millenni nel genere umano come in parte di quello animale. Il branco di lupi ha bisogno del maschio dominante, così come le pecore hanno bisogno del pastore, gli uomini hanno il re o il duce o il presidente ecc. Siamo così immersi in queste abitudini che non ci chiediamo neanche più il motivo della loro esistenza e se coloro a cui dobbiamo la nostra ubbidienza lo meritano o no.

Quando ero militare c’era un detto. “chi sa fare, fa, chi non sa fare, insegna, chi non sa né fare né insegnare, comanda” un po’ come dire che coloro che comandano sono i più inetti.

“Chi è il più grande?” Si riferisce ad un episodio dei vangeli sinottici in cui Gesù, in seguito ad una discussione sorta fra i dodici apostoli su chi tra loro fosse il più grande, li invita all’umiltà. (Matteo 23, (11)   Il più grande tra voi sia vostro servo; (12) chi invece si innalzerà sarà abbassato e chi si abbasserà sarà innalzato).

Qui i valori umani sono completamente stravolti, il più grande è colui che più serve agli altri, al prossimo. Ai nostri tempi, in cui l’autorità viene data per scontata, non per meriti, ma per anzianità o per casato, o per appartenenza ad un particolare gruppo, accadono cose un po’ surreali. Se si obbedisce a qualcuno, a qualche autorità, lo si fa per abitudine o per paura delle punizioni che deriverebbero dal mancato rispetto degli ordini. Perché obbediamo ai nostri governanti? Perché siamo convinti che ci invitino a fare cose giuste? Perché crediamo a loro? O semplicemente perché abbiamo paura delle conseguenze della nostra disobbedienza? Ci siamo mai chiesti come funzionino veramente le nostre elezioni, così dette “democratiche” Noi mettiamo una croce sul simbolo di un partito, per avere ascoltato qualche talk show o qualche tribuna politica, poi i capi di quel partito decidono chi inserire in elenco sulle liste elettorali, poi decidono anche chi nominare ministro al governo e noi siamo convinti di aver deciso qualcosa. Poi accade un evento straordinario, come quello del COVID 19, si entra in emergenza ed il parlamento è completamente esautorato, decide tutto un capo del governo che non è neppure stato eletto. E noi, cittadini ignari ed ignavi, facciamo tutto quello che ci dicono di fare. Perché? Perché abbiamo paura, con la paura ci convincono a fare tutto quello che vogliono. E poi ci dicono anche che siamo stati bravi bambini ubbidienti, che, siccome abbiamo rispettato le regole, i morti per coronavirus sono stati pochi…. Pochi? Ma se siamo il paese al mondo con il più alto rateo di mortalità al mondo, come fanno a dirci che il lock down ha funzionato? Come facciamo a sapere cosa sarebbe successo se non ci fossimo barricati in casa? Non esiste la contro prova, forse esiste prendendo ad esempio altri paesi, e allora perché non prendiamo ad esempio il Giappone, con 120 milioni di abitanti, una densità di popolazione pari al doppio della nostra (quindi con una maggiore probabilità di contagio), in cui ci sono stati solo 146 morti su 8100 contagiati? Ma se guardiamo il tasso di mortalità nel mondo ad oggi, eccolo qui per alcuni paesi significativi:

Nazione

Deceduti

Contagiati

%

Mondo

128.886

2.006.513

6.4

USA

26.069

609.995

4.2

Spagna

18.579

177.633

10.4

Italia

21.067

162.488

13

Cina

3.346

83.355

4

Sud Corea

225

10.591

2.1

Giappone

146

8.100

1.8

Taiwan

6

395

1.5

(dati da COVID-19 Dashboard by the Center for Systems Science and Engineering (CSSE) at Johns Hopkins University (JHU) aggiornati al 14/4/2020 alle 17

Come si fa a dire che l’Italia ha reagito bene? Abbiamo il tasso di mortalità più alto del mondo! Come si fa a dire che abbiamo la migliore sanità del mondo? E il Giappone o Taiwan, o la Korea del sud, cosa dovrebbero dire? Non è che, per caso in Italia abbiamo sbagliato qualcosa? Magari le diagnosi che oggi, per via dei così detti “protocolli di cura”, non lasciano spazio alla libera iniziativa dei medici ed alla loro preparazione. Qualcosa che, certamente, i nostri governanti, che non sanno né fare né insegnare, non ci diranno mai.

Se qualcuno vuole comandare, e quindi governare, se vuole essere seguito dai sudditi, visto che non sa fare altro, deve avere almeno queste tre caratteristiche: Carisma, lungimiranza, inoltre deve dare l’esempio.

Come ci si può fidare dei bugiardi e degli ambiziosi? Di quelli che dicono una cosa e fanno l’opposto pur di arrivare al potere o di mantenerlo? Possiamo dare la nostra fiducia a questo genere di governanti? Come possono chiederci di fare qualcosa di innaturale se non possiamo più credere loro? Chiaro, ora ci stanno governando con la paura e, badate bene, non la paura della punizione che deriva dal non obbedire alle leggi, ma la paura di morire per una minaccia invisibile che si nasconde in ogni luogo.

Per questo ci tengono chiusi in casa mentre fanno quello che vogliono al nostro povero paese, magari svendendolo al primo offerente per impiantare la rete 5G mentre noi non vediamo nulla.

Quindi ci costringono al coprifuoco perenne (in tempo di guerra era solo la notte) con lo spavento, con la paura per poter fare quello che vogliono. E come fanno a spaventarci tanto? Usano la televisione come arma: ogni giorno, ai telegiornali del mattino e della sera non fanno altro che farci la conta dei morti, come se prima del coronavirus non morisse nessuno! Ma andiamo! Ogni anno in Italia, per svariati motivi, muoiono e sono morte oltre 650.000 persone, per malattia, per vecchiaia e per incidenti. Questo porta ad una media di 1.781 morti al giorno: qualcuno ce li aveva mai elencati quotidianamente? A parte qualche morto per incidente dopo la discoteca il sabato sera e qualche incidente sul lavoro, nessuno ci aveva mai fatto la conta dei morti come in questo periodo del coronavirus. Mentre prima la parola d’ordine era: tranquilli, va tutto bene, ora la parola d’ordine è: se state in casa, forse andrà tutto bene. Se riusciremo a tornare normali, cosa di cui dubito dopo questa riprogrammazione di massa dei comportamenti umani, dopo il coronavirus ci sarà una terribile crisi economica che ci porterà alla fame ed alla perdita della nostra dignità di stato e di cittadini: è questo che vogliono i nostri governanti di oggi? Per cosa lo vogliono, per un posto importante alla commissione europea, come hanno fatto con Prodi e Gentiloni? O lo fanno su indicazione della Troika (dal russo тройка, trojka, “terzetto”), che, nell’ambito della politica dell’Unione europea, rappresenta, secondo quanto riportato nel sito del Parlamento europeo, “l’insieme dei creditori ufficiali durante le negoziazioni con i paesi”, ed è costituito da rappresentanti della Commissione europea, della Banca centrale europea e del Fondo monetario internazionale. Si tratta di un organismo di controllo informale ma, per via del fatto che è formato da chi emette, crea, il denaro, in pratica controlla tutto e tutti.

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