AG.RF.(MP).09.07.2015
“riverflash” – Sono i dati Ocse ad indicarlo: l’occupazione in Italia è più che raddoppiata del 2007 e attualmente, i giovani senza lavoro, sono il 42,7%. L’anno “nero” è stato il 2014, anno in cui il tasso di disoccupazione in Italia ha raggiunto un picco del 12,7% in aumento di 6 punti percentuali rispetto al livello registrato prima della crisi (6,1% nel 2007). A rilevarlo è l’Ocse che tuttavia stima un calo dei senza lavoro sotto il 12% nel 2016, dopo aver registrato il 12,4% quest’anno. Nel suo Employment outlook, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo rileva inoltre che cresce l’incidenza della disoccupazione di lungo periodo: 61,5% dei senza lavoro nel 2014, da almeno 12 mesi, contro il 56,9% del 2013. Nel totale, la disoccupazione giovanile in Italia nel 2014, è invece aumentata invece di 2,7 punti rispetto al 2013, arrivando a quota 42,7%. La percentuale è più che raddoppiata dal 2007, quando si fermava al 20,4%. E’ aumentato anche il numero dei contratti dei precari e l’Ocse ha evidenziato che, sta continuando a crescere la percentuale di lavoratori under 25 con contratti precari, passata dal 52,7% del 2013 al 56% nel 2014. Rispetto a prima della crisi (2007) la percentuale è aumentata di quasi 14 punti percentuali. Tuttavia il Jobs Act, rappresenta un passo importante, aumentando gli incentivi alla creazione di posti di lavoro a tempo indeterminato con il nuovo contratto a tutele crescenti, ed estendendo la copertura dei sussidi di disoccupazione, poiché riduce le diseguaglianze di lungo periodo e l’eliminazione della segmentazione del mercato del lavoro italiano. Infine la riforma, contiene anche importanti misure per aumentare le risorse destinate alle politiche attive sul mercato del lavoro, e migliorarne l’efficacia.
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