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Si è spento a Città del Messico Carlos Girón, argento olimpico 1980 nei tuffi dal trampolino

di Nicola Marconi (AG.RF 14.01.2020) ore 09:31

(riverflash) – La battaglia contro una difficile infezione batterica a seguito di una polmonite ha visto il suo epilogo rimandato di qualche giorno soltanto, rispetto all’ultimo aggiornamento che vi abbiamo dato: purtroppo Carlos Girón Gutiérrez, ex tuffatore e medaglia d’argento olimpica a Mosca nel 1980, è mancato nel pomeriggio di lunedì (in serata qui in Italia) nell’ospedale civile de La Raza a Città del Messico.

Per un incredibile disguido il comitato olimpico messicano aveva annunciato la sua morte la scorsa settimana, equivocando il bollettino medico che parlava di “distacco dal respiratore”; Girón stava infatti proseguendo le sue cure per provare a riprendersi nel contesto di un delicatissimo quadro clinico che lo ha mantenuto in terapia intensiva con prognosi riservata da prima di Natale.

Carlos Girón fa parte dell’International Swimmer Hall of Fame, la fondazione che onora i migliori sportivi acquatici di tutti i tempi, dal 2001. Dopo essere stato una riserva all’edizione di Città del Messico 1968, Carlos Girón ha preso parte a quattro edizioni consecutive dei Giochi Olimpici, da Monaco 1972 a Los Angeles 1984, qualificandosi sempre in finale in tutte le gare; specialista dal trampolino 3 metri (ma ha in carriera anche un quarto posto dalla piattaforma, sempre a Mosca nel 1980), nel suo palmares ha anche una medaglia d’oro alla Coppa del Mondo di tuffi del 1981, nell’edizione casalinga di Città del Messico. La sua medaglia d’argento alle Olimpiadi di Mosca fu fonte di contestazioni: in testa sia nell’eliminatoria che in finale, fu superato dall’atleta di casa Aleksandr Portnov dopo che a quest’ultimo fu concesso di ripetere un tuffo sbagliato, perché il giudice arbitro ritenne che fosse stato disturbato dagli schiamazzi del pubblico dell’adiacente piscina del nuoto, dove era stato appena battuto un record mondiale.

In seguito, dopo qualche anno nella categoria Master, è diventato un apprezzatissimo telecronista sportivo e un allenatore di tuffi in Spagna, ha ricoperto incarichi politici a Città del Messico e ha creato una fondazione per i bambini africani resi orfani a causa dell’AIDS. Gli sopravvivono la moglie Silviana e i figli Silviana Jr. e Carlos Jr.

Foto: infobae

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