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MIGRANTI: FRONTIERA APERTA TRA GRECIA E MACEDONIA: PASSANO 200 ALLA VOLTA

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AG.RF.(MP).24.08.2015

“riverflash” – Sono più di 1500 i migranti, bloccati da alcuni giorni in condizioni drammatiche al confine tra Grecia e Macedonia, dopo la riapertura parziale delle frontiere. La polizia, ha tentato di “presidiare” la frontiera, dopo che Skopje ha dichiarato lo stato d’emergenza per 24 ore e di impedire il passaggio, con manganelli e ordigni stordenti, ma ha dovuto cedere di fronte alla pressione dei migranti, fra i quali tantissime donne e bambini. Ora dunque, la frontiera è aperta e vengono fatti passare al massimo 300 profughi senza opposizione: la priorità viene data a donne con bambini e agli anziani. Le loro condizioni di salute sono pessime: arrivano esausti, affamati, in totale assenza di condizioni igieniche. Per quelli che riescono a passare, è stato organizzato il trasporto con autobus e minibus che li portano verso la Serbia. Nel sud della regione, ne sono stati accolti circa 8mila, dei quali 2000 sono situati dentro e intorno a Presevo. Un nuovo centro di accoglienza è stato poi allestito nel villaggio serbo di Miratovce: “Qui ci sono già, oltre 5mila profughi” , ha dichiarato il ministro della difesa serbo, “Ci aspettiamo nuove ondate nei prossimi giorni con la stessa intensità, ma stiamo lavorando ininterrottamente per poter registrare tutti, anche se la situazione è allarmante, anche perché i rifornimenti dell’acqua, sono sufficienti solo per altri 2 giorni; in ogni caso, tutto si sta svolgendo in modo disciplinato”. Ne frattempo, viene distribuito cibo ai migranti, in attesa di essere trasferiti sugli autobus messi a disposizione da Unhcr che li trasporta a Belgrado, per poi raggiungere l’Ungheria, paese membro dell’Unione europea. La Serbia si sta quindi organizzando per mettere in piedi centri di accoglienza ma si tratta di un’opera estremamente difficile, vista la crisi che sta affrontando il Paese e se la Ue non interverrà tempestivamente, i problemi aumenteranno sempre di più e diventerà impossibile gestirli. Giovedì scorso, la Macedonia aveva dichiarato lo stato di emergenza e aveva chiuso le sue frontiere meridionali. Dopo scene di disperazioni e scontri, le autorità di Skopje avevano annunciato l’autorizzazione di ingressi contingentati di immigrati, ma ieri gli sbarramenti al confine sono crollati sotto la spinta della massa umana dei profughi.

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