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MERAVIGLIE D’ITALIA: PANAREA

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di Sabrina Sciabica (AG. RF. 08.08.2016)

(riverflash) – Conosciuta come l’Isola dei VIP, Panarea non è soltanto sinonimo dei locali più trendy ed esclusivi delle Eolie – come presentata nel celebre film di Piparo del 1997 che la rese ancora più famosa – ma luogo d’incanto per le sue acque chiare, le insenature, le sorgenti termali e il paesino ordinato e caratteristico.

L’ideale, come per tutte e sette le isole Eolie, sarebbe girare la sua costa in barca per ammirarne le grotte (la più famosa è la Grotta degli innamorati che si trova nell’isolotto di Lisca Bianca) e le pittoresche insenature. Tuttavia, anche per chi volesse averne un’idea sbarcando sull’isola per un’intera giornata, è possibile seguire un semplice itinerario per ammirare le sue bellezze.

Gli aliscafi e le navi arrivano all’unico porticciolo, molo San Pietro, in cui tappa obbligata è la degustazione di granita (deliziosa novità è il gusto malvasia) con l’immancabile brioche. Ci si addentra nel paese passando per vetrine colorate di negozi artigianali di souvenir e abbigliamento. Si arriva, così, alla chiesa di San Pietro, edificata nel XIX secolo in onore del patrono dell’isola.

In venti minuti a piedi si scorge l’unica caletta sabbiosa dell’isola, Cala degli Zimmari, detta anche Spiaggia rossa per il suo colore rossastro. Ma per chi prosegue ancora dieci minuti, salendo e scendendo nuovamente lungo l’itinerario, si arriverà alla vera sorpresa: Cala Junco. Nel promontorio che la ospita, si trovano i suggestivi resti di un villaggio preistorico che probabilmente usava queste piccole baie come darsene. Cala Junco è una delle più famose spiagge di tutto l’arcipelago per la sua forma ad anfiteatro, la forma fantasiosa delle rocce che la delimitano e l’acqua che assume colorazioni dal verde smeraldo al turchese al blu.

Per chi ha la fortuna di rimanere sull’isola più giorni, si consiglia un’escursione via mare nei piccoli isolotti lì vicino: Basiluzzo e Lisca Bianca e, per gli amanti del trekking, si suggerisce di arrivare a Punta Corvo, a 420 metri sopra il livello del mare, il punto più alto dell’isola da cui si può scorgere, in un panorama mozzafiato, la tipica forma di Stromboli, che si trova a circa 20 minuti di aliscafo.

Dal punto di vista geologico, Panarea è ciò che resta di un vasto bacino vulcanico ormai sommerso; ne sono traccia i numerosi frastagliati isolotti che le stanno vicino formando una sorta di micro arcipelago (oltre ai due già citati, ci sono Spinazzola, Bottaro, Lisca Nera e gli scogli dei Panarelli e delle Formiche). Non mancano, quindi, le sorgenti termali: la spiaggia di Calcara è una conca d’acqua di mare che riempì un cratere estinto, con il tipico odore di zolfo e le fumarole che a tratti salgono in superficie scaldando la temperatura dell’acqua.

Panarea3Ultimo consiglio, è quello di recarsi alle Isole Eolie in bassa stagione. Evitando il mese di agosto in cui il turismo di massa le riempie chiassosamente, si scopriranno veri paradisi, non soltanto per gli escursionisti e gli appassionati di snorkeling, ma più in generale per gli amanti della natura selvaggia e incontaminata.

 

 

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