AG.RF.(redazione). 23.01.2017
“riverflash” – La Federazione degli Ordini dei medici del Lazio, ha inviato una lettera al presidente della Regione Lazio, Zingaretti, chiedendo di tutelare il decoro e la dignità professionale, nonché l’autonomia e l’indipendenza, di tutti i medici precari delle Aziende Sanitarie del Lazio e in particolare di alcune ASL dell’area metropolitana di Roma di Latina, il cui contratto e/o rapporto di lavoro continuativo è stato prorogato di anno in anno nell’ultimo decennio. Questi medici precari, hanno lavorato per anni per il Servizio Sanitario Regionale ed hanno maturato i diritti per aspirare legittimamente a essere stabilizzati, avvalendosi peraltro delle tutele di norme e leggi nazionali che ora sembra si vogliano eludere attraverso ricognizioni arbitrarie da parte di determinate Aziende Sanitarie. Tali comportamenti censurabili sono favoriti dal DCA n° U00403 del 20/12/2016 che prevede un percorso di ricognizione e di applicazione della concorsualità riservata, ai sensi delle norme richiamate da correggere e integrare. Attualmente molti medici precari, si trovano nell’ incertezza rispetto al mantenimento del posto di lavoro ma anche nella situazione di vedersi negato il diritto a partecipare alle procedure concorsuali garantite dalla legge. Pertanto, la Federazione Regionale invita il Commissario ad Acta a occuparsi “personalmente e immediatamente” della delicatissima e seria problematica, per rendere giustizia ai medici precari e per tutelare il Servizio Sanitario Regionale, già afflitto da ingravescenti insufficienze e disservizi che i cittadini non sono più tenuti a sopportare”. L’intenzione della Federazione è quella di richiedere l’accesso a tutti gli atti delle ASL del Lazio – ha annunciato il presidente FROML Dario Chiriacò – e, in breve tempo, intende organizzare un incontro con tutti gli interessati per trattare questa grave problematica alla presenza di esperti giuslavoristi e amministrativisti, per valutare approfonditamente gli aspetti giuridici della situazione e considerare le opportune azioni e iniziative. Non si esclude un ricorso all’Autorità Giudiziaria da valutare al termine di questo percorso che dovrà essere quanto più rapido possibile”.
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