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MARO’, STORIA SENZA FINE: DECISIONE RIMANDATA AL 24 FEBBRAIO

Salvatore Girone, Massimiliano Latorre

AG.RF.(MP).19.02.2014.(ore 6.35)

“riverflash” – La Corte suprema indiana ha nuovamente rinviato l’udienza sul caso dei due marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, con la scusa, secondo quanto dichiarato, di voler ricevere dal governo una risposta scritta in merito all’eventuale applicabilità della legge antiterrorismo e antipirateria (Sua Act). E non c’è pace per i due soldati, trattenuti in India ormai da due anni, le cui mogli erano presenti ieri al festival di Sanremo per esternare tutta la loro rabbia verso una situazione che sembra essere sfuggita di mano al governo italiano. Il “nostro” inviato Staffan de Mistura, ha criticato questo ennesimo rinvio ed ha annunciato che invierà immediatamente un rapporto a Roma affinchè si possa arrivare ad una veloce decisione. Egli ha anche ricordato che i due soldati sono trattenuti in India ormai da più di sue anni “senza un pezzo di carta o un capo di imputazione” e inoltre, “con il rischio dell’applicazione della Sua Act che, in base a quanto dicono gli indiani, prevederebbe ancora la pena capitale”. Ora dunque sta al governo italiano indicare la linea da seguire. Nel frattempo il ministro degli Esteri, Emma Bonino,  ha reagito con sdegno alle notizie provenienti dall’India ed ha subito disposto l’immediato rientro a Roma, di Daniele Mancini, Ambasciatore a New Delhi affermando “a fronte della manifesta incapacità delle autorità giudiziarie indiane di gestire la vicenda, l’Italia proseguirà e intensificherà il suo impegno per il riconoscimento dei propri diritti di Stato sovrano in conformità con il diritto internazionale” ed ha ribadito che, naturalmente, l’obiettivo principale resto quello del rientro in Italia di Latorre e Girone nel modo più veloce possibile”. Anche il ministro della Difesa, Mario Mauro, non è stato da meno e in una nota ha dichiarato che è giustificata la decisione di richiamare in Italia l’ambasciatore italiano e tale rientro esprime il sentimento di tutto il popolo italiano perché “il vaso è colmo e il comportamento delle della autorità indiane si è dimostrato ambiguo e inaffidabile”.  E sulla stessa linea sono i principali rappresentanti dei partiti italiani che parlano di “presa in giro”, mentre per il momento l’India non replica.

 

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