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MANOVRA FINANZIARIA: SILVIO BERLUSCONI NON CI STA E SPARA A ZERO SU MOVIMENTO 5STELLE E SALVINI

AG.RF. (redazione).06.10.2018

“riverflash” – La nuova manovra finanziaria messa in piedi da Salvini e Di Maio, non va proprio giù a Silvio Berlusconi che spara a zero sui due leader: “Non passerà molto tempo che tutti gli imprenditori del Paese, soprattutto quelli del Nord che hanno dato il loro sostegno alla Lega, si accorgeranno di come questa manovra di bilancio sia nemica del lavoro, delle imprese e dell’Italia, non so come possa fare Salvini a spiegare ai suoi elettori che sta facendo il contrario di quello che aveva promesso. Io credo che salterà tutto per aria e si dovrà andare a nuove elezioni. Nelle quali il centrodestra, a mio parere, avrà la maggioranza assoluta e potrà andare da solo al governo”.  Queste le parole pronunciate alla convention di Forza Italia a Milano. Delirio di onnipotenza o verità? Chi può dirlo, sta di fatto che il cavaliere ci è andato pesante ieri, attaccando soprattutto il reddito di cittadinanza, definito “una bufala”: “ 9 miliardi a disposizione per 9mila euro all’anno per ogni cittadino che ne usufruisce. Quindi solo un milione di italiani ne usufruisce. I conti non tornano”. E ancora: “ Il reddito di cittadinanza è una barzelletta”. Ma non finisce qui, ce n’è anche per la flat tax: “ovunque è stata applicata ha avuto risultati fantastici, ma qui di flat tax non c’è il minimo sentore: ci sono invece molte altre cose che hanno fatto innalzare al 2,4% il rapporto deficit/Pil e questo è molto grave perché dà dell’Italia un’immagine molto negativa e porta l’Ue a guardare al nostro Paese con diffidenza e sfiducia”. La maggiore ira di Berlusconi, è rivolta comunque ai 5Stelle: “Mi fanno paura” e la sua preoccupazione è rivolta soprattutto alla giustizia “fatta di manette e delazioni, se le cose non cambiano si potrebbe arrivare ad una deriva autoritaria. I 5Stelle hanno dichiarato che per il lavoro nero, scatteranno le manette e chi prende soldi, dovrà fare spese morali”. Ma secondo l’ex presidente del Consiglio, questo modo di agire, non rappresenta la concezione di uno Stato etico che non ruba, ma uno Stato che trasforma i cittadini in sudditi, poiché decide per loro cosa e bene e cosa è male.

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