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MA QUALI TAGLI IN REGIONE LAZIO! TUTTO PROCEDE COME PRIMA, ANZI, MEGLIO DI PRIMA

untitledAG.RF.(redazione).16.04.2015

“riverflash” – Due nuove commissioni, nuove leggi, nuovi assunti e nessun tetto alle qualifiche. E’ questo il nuovo/vecchio volto della Regione Lazio che, dopo lo scandalo Fiorito, avrebbe dovuto cambiare “sistema”. Ma quando mai? Tutto è rimasto come prima anzi, meglio di prima, visto che attualmente “vanta” un aumento di 74 dipendenti, 50 dei quali sono esterni e non è tutto perché, grazie ai part-time, si potrà arrivare fino a 88 nuovi posti. Il decreto legge numero 78 del 2010, aveva  stabilito (art.9, comma 28): “A decorrere dall’anno 2011 le amministrazioni dello Stato possono avvalersi di personale a tempo determinato nel limite del 50% della spesa sostenuta per le stesse finalità nell’anno 2009” e fin qui andava tutto bene e il Consiglio regionale del Lazio si è messo in regola con una deliberazione approvata il 16 gennaio 2013. Con quel testo, valido dalla nuova legislatura, sono state diminuite le spese per il personale dei gruppi e per i collaboratori esterni. Ma con la nuova legislatura, il Regolamento di Organizzazione del Consiglio regionale è stato modificato più volte per aumentare i posti e quindi sono “spuntati” nove contratti in più nella “struttura tecnica Europa”, altrettanti per i presidenti di Commissione e del Comitato regionale di controllo contabile. “La Conferenza dei presidenti dei gruppi non esisteva e ora ha 3 addetti alla segreteria per ciascun gruppo politico, di cui due esterni: in tutto 39 unità in più (di cui 26 esterni). I numeri dei dipendenti nelle strutture di diretta collaborazione dell’ufficio di presidenza non comprendono i lavoratori dei gruppi politici che si sono avvalsi dell’articolo 14 del Regolamento, che dà fondi per il personale direttamente ai partiti che poi stipulano contratti di natura privatistica. Ma non è tutto perché, nonostante la Conferenza Stato-Regioni abbia assegnato per le assunzioni di personale nei gruppi 45 mila euro l’anno per ciascun consigliere, la Pisana ha aumentato i fondi a 63 mila euro. Più di 3 milioni l’anno. Per pagare lavoratori sui quali il Consiglio non ha alcun controllo. Come se non bastasse, sono in arrivo anche due nuove Commissioni. Tutto ciò, basta e avanza.

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