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MA LA VOLONTA’ DEL POPOLO NON ERA SOVRANA? DI MAIO E SALVINI LANCIANO L’ULTIMATUM A MATTARELLA

Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica Italiana (Foto tratta da quirinale.it)

AG.RF.(redazione).27.05.2018

“riverflash” – E’ questo il motivo per cui Luigi Di Maio e Matteo Salvini, uniti come non mai su questo tema, (l’eventuale nomina di Savona come ministro dell’Economia), hanno posto un ultimatum al Quirnale: formare il governo subito (senza veti), o si torna al voto. La lista dei ministri è pronta e i leader del Movimento 5Stelle e della Lega, insistono per far prevalere la “volontà” popolare, quella che il 4 marzo scorso, ha votato i due schieramenti, che oggi si dovrebbero (il condizionale è d’obbligo…) apprestare a governare. Ventiquattro ore dunque, poi crollerà tutto, dopo più di 2 mesi di consultazioni, proposte, trattative e ancora non si è deciso nulla: “O il governo parte nelle prossime ore e si inizia a lavorare o tanto vale tornare a votare e prendere la maggioranza assoluta”, ha dichiarato Matteo Salvini, aggiungendo anche “ritengo che la squadra di governo che stiamo discutendo col presidente del Consiglio incaricato sia la migliore possibile per il cambiamento e spero che nessuno metta i bastoni fra le ruote o dica dei no”, posizione questa, come accennato sopra, assolutamente condivisa da Di Maio, che ha sottolineato come si sia già perso troppo tempo. L’impedimento per l’eventuale chiusura del Governo, è la nomina di Paolo Savona, che intende “fare gli interessi degli italiani”, senza diktat da parte dell’Europa, un uomo “additato” dal Presidente della Repubblica, come uno che vuole che l’Europa cambi e perché si è permesso di dire che “l’euro è una moneta che ha aiutato solo l’economia tedesca”. E oggi, i due schieramenti, fanno quadrato intorno al suo nome e anche Alessandro Di Battista – che da sempre incarna l’anima più movimentista dei grillini – è tornato a farsi sentire su Facebook, definendo inaccettabili i “veti sul ministro dell’Economia” posti dal Capo dello Stato. Mattarella, dal canto suo, non sembra essere intenzionato ad accettare diktat e la vicenda si complica sempre di più… ma a questo punto, sorge spontanea una domanda: ma il voto del popolo (che sceglie liberamente…) non era sovrano e quindi da rispettare? Gli italiani hanno deciso di affidarsi a uomini nuovi per il cambiamento.. perché il Presidente della Repubblica non vuole accettare questo?

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