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MA IL “SACRIFICIO” DI VAROUFAKIS SARA’ UTILE PER I NEGOZIATI TRA TSIPRAS E MERKEL?

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AG.RF.(MP).07.07.2015

“riverflash” – Varoufakis si è dimesso per favorire possibili negoziati tra Tsipras e la Merkel: ora quindi, le porte restano aperte e, entro la settimana, ci sarà un nuovo piano per la Grecia. Nel frattempo Tsakalotos è il nuovo ministro delle Finanze, le banche greche sono chiuse e c’è la possibilità di prelevare soldi “solo” fino a 60 euro. Questo è dunque lo scenario che si presenta in Grecia dopo la netta vittoria del no al referendum di domenica scorsa, dove il 62% circa delle persone, ha deciso di “opporsi” alle rigide regole delle banche europee. Ora quindi si guarda al futuro, il primo passo è appunto il cambio della guardia alle Finanze, che avrà il difficile compito di fare un “solido” accordo con i creditori, per evitare il crack definitivo dell’economia ellenica. Tuttavia le porte sono ancora aperte, “ma con serenità”, secondo quanto annunciato dall’asse Merkel –Hollande che si incontreranno ufficialmente nella giornata odierna, per una riunione straordinaria dell’Eurogruppo e capi di Stato e di Governo. Tsipras, con una telefonata, ha assicurato alla Merkel che Atene porterà nuove proposte al tavolo delle negoziazioni “Rispettiamo l’esito del referendum greco, ha affermato la cancelliera tedesca, ma dobbiamo tenere conto anche di ciò che pensano gli altri 18 Paesi dell’Eurogruppo”, aggiungendo anche: “le proposte di Tsipras, devono arrivare entro la settimana e dovranno essere serie e credibili”. Il nodo più importante da sciogliere in fretta, riguarda le banche greche, visto che il governo ha annunciato che rimarranno chiuse anche nei prossimi giorni e la “regola” del prelievo massimo di 60 euro, sarà in vigore fino a venerdì, mentre la Bce invece ha deciso di mantenere ferma a 89 miliardi di euro la liquidità di emergenza alle banche greche ma ha aggiustato il taglio sui collaterali offerti a garanzia. Nel frattempo, il premier Renzi ha incontrato il ministro dell’economia Carlo Padoan per parlare della Grecia e delle sue possibili soluzioni, ma anche dell’Europa che “deve assolutamente cambiare”, altrimenti la crescita è finita”. In ogni caso “la palla” ora viene girata a Tsipras che avrà il difficile compito di presentare al tavolo delle negoziazioni, un piano convincente  per la crisi del suo Paese e solo allora si sarà se il “sacrificio” di Varoufakis è stato utile….

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