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L’ITALIA RICORDA LA TRAGEDIA DEL CROLLO DEL PONTE MORANDI – IERI A GENOVA LA COMMEMORAZIONE ALLA PRESENZA DEL PRESIDENTE MATTARELLA

AG.RF.(redazione).15.08.2019

“riverflash” Alle 11.36 del 14 agosto 2018,  si spezzava in due, il viadotto del ponte Morandi, una tragedia che causò 43 vittime. Ieri dunque si è svolta la cerimonia di commemorazione per tutte quelle persone che hanno perso la vita: una messa in ricordo è stata celebrata dall’arcivescovo della città il cardinale Angelo Bagnasco. Presente il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che ha abbracciato i parenti delle vittime, alcuni dei quali però, non hanno partecipato, definendo polemicamenta la cerimonia come “passarella di politici”. Presenti anche, oltre al Presidente,  anche l’Ad di Atlantia ed ex amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Giovanni Castellucci, tra gli indagati per il crollo e l’attuale ad di Aspi Roberto Tomasi. Con Castellucci sono arrivati anche Gianni Mion presidente di Edizione e Giuliano Mari, presidente di Aspi. Secondo quanto appreso la delegazione di Autostrade per l’Italia sarebbe stata invitata dal Commissario Marco Bucci ad allontanarsi a seguito della volontà (espressa al premier Conte), di alcuni familiari che non volevano la presenza della delegazione, alla cerimonia. “Genova oggi – ha detto il premier Giuseppe Conte  – è simbolo della volontà di rinascita. La ricostruzione è cominciata. Il nuovo ponte dovrà essere percorribile nell’aprile nell’anno prossimo. Ringrazio tutti per il lavoro fatto insieme. Il ponte rappresenterà il simbolo della rinascita”.  “È un momento di ricordo e commemorazione – ha aggiunto  il sindaco Commissario Marco Bucci – Genova vuole crescere, si merita delle infrastrutture di primo livello, la città è unita e sta collaborando. Sia sul lato ovest che est del ponte anche oggi stiamo lavorando, non abbiamo interrotto i lavori, la nuova pila 9 è quasi a 20 metri, abbiamo già 11 pile con fondamenta: stiamo rispettando il piano dei lavori, sono convinto che a fine aprile 2019 inaugureremo il ponte. Tutto ciò mentre Egle Possetti, rappresentante dei familiari delle vittime di ponte Morandi, dichiarava: “Vogliamo giustizia. Se manca giustizia, uno Stato democratico non ha senso. Abbiamo perso un pezzo del nostro cuore, che non ci potrà più essere restituito – ha aggiunto – la morte delle 43 vittime è stata assurda, non possiamo rassegnarci ad accettarla: per la loro memoria dobbiamo accertare la verità”.

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