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L’IMPRENDIBILE GALAN SFUGGE ALL’ARRESTO, IL VOTO DELLA CAMERA SLITTA AL 22 LUGLIO

galan gessatoAG.RF 17.07.2014 (ore 18:16)

(riverflash) – Slitta ancora la votazione per l’arresto di Giancarlo Galan, condannato dal Tribunale di Venezia per aver “gestito” fondi illeciti per 1mln di euro l’anno. Lo scorso 9 luglio a grande maggioranza, con 16 voti a favore e 3 contrari, la Giunta per le autorizzazioni a precedere di Montecitorio si era espressa a favore dell’arresto dell’’ex governatore del Veneto.  La votazione alla Camera era stata fissata per il 15 luglio, ma è slittata al 17 luglio perché Galan ha presentato un certificato medico di essere impossibilitato a difendersi in aula a causa di una caduta nel proprio giardino con frattura di una gamba. Oggi si attendeva la strenua difesa dell’ex ministro dei Beni Culturali, che ha sempre respinto le accuse proclamando la propria innocenza. Invece Galan oggi si è meritato l’appellativo di “imprendibile” perché la votazione sul suo arresto a Montecitorio è slittata al 22 luglio La decisione è stata presa dalla conferenza dei capigruppo della Camera che ha accolto la richiesta di rinvio per motivi di salute da parte del parlamentare che vuole essere presente in aula. Galan è stato ricoverato dopo essersi rotto una gamba, trauma da cui sono derivate complicazioni circolatorie e cardiache.

Per Galan, deputato di Forza Italia, viene messo a rischio il Patto del Nazareno, con Berlusconi pronto a non sostenere il governo sulle riforme del ministro Boschi. Oggi c’è stato l’incontro tra il premier Renzi e una delegazione M5S guidata da Luigi Di Majo che potrebbe dare implemento alle riforme stringendo all’angolo Silvio Berlusconi, che oggi ha festeggiato il 29esimo compleanno della sua fidanzata Francesca Pascale.

Contraria al rinvio, durante la conferenza dei capigruppo, la Presidente della Camera Laura Boldrini: “Un ulteriore rinvio, in questo quadro clinico, sarebbe sine die. Va bene concedere qualche giorno in più ma in maniera ultimativa e non ulteriormente differibile”.

Tutto fa intendere che si tratti di un rinvio assolutamente inutile viste le sue condizioni sanitarie.

Il MoVimento 5 Stelle ha chiesto che a Montecitorio, il 22 luglio, sia palese il voto per l’arresto di Galan e non segreto.  Il M5S inoltre ha votato contro alla proroga, perché il segnale che si dà al Paese è il solito: l’esistenza di cittadini di serie A e di serie C. Questo il comunicato emesso dai deputati a 5 Stelle prima che la Camera prendesse la decisione di un ulteriore slittamento: “A Venezia, per la costruzione del Mose, si pagava la «tassa Galan»: circa un milione di euro l’anno secondo quanto testimoniato da chi tirava fuori i soldi, e cioè Giovanni Mazzacurati, presidente del Consorzio Venezia Nuova. E confermato anche da chi li incassava, la segretaria di Galan, Claudia Minutillo, che ha definito il tutto come un “sistema”. Questo dicono le carte dell’inchiesta della Procura di Venezia per cui, forse, non è un caso che sia stato chiesto l’arresto di Galan, già presidente del Veneto e oggi deputato di Forza Italia. Arresto che, però, deve passare dal voto dei suoi stessi colleghi alla Camera. In giunta è stato dato il via libera, in aula (domani giovedì 17 luglio alle 11) si vedrà. Si sono rincorse voci che volevano l’ex ministro oggetto di scambio anche nell’ormai famigerato patto del Nazareno, sempre più contenitore di ogni nefandezza e inciucio. La richiesta di un voto segreto darebbe il via a chissà quali danze della larga maggioranza della contro-riforma del Senato. Noi, in ogni caso  siamo per il voto palese”.

 

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