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L’EVOLUZIONE DEI SERVI DELLA GLEBA

AG.RF.(redazione).16.10.2019

“riverflash” – Prima e durante il medio evo, i contadini appartenevano alla terra che dovevano coltivare per il padrone, vassallo o valvassore. Non potevano fuggire né spostarsi in altri luoghi, pena la galera o addirittura la morte.

E fino al 1800 in Russia, basta aver letto Tolstoj e Dostoevskij, esistevano i servi della gleba, legati alla terra, alla stregua di mandrie o di alberi, di proprietà del padrone della terra, anche loro non potevano scappare né spostarsi.

Oggi non più, oggi c’è la democrazia, e, per fortuna i servi della gleba non esistono più, nessuna nostra legge prevede una cosa simile, oggi c’è la libertà, tutti siamo liberi di trasferirci dove vogliamo e possiamo e vivere la nostra vita come ci aggrada, basta non ledere la libertà degli altri….

Ma qui c’è la trappola, nella parola “vogliamo”. Siamo certi di volere esattamente quello che per noi è bene? Siamo certi che dietro le nostre scelte ci sia soltanto la nostra volontà? Quanti bisogni, quanti desideri sono indotti, manipolati dai mass media, dalla pubblicità, dalla paura. Oggi è così che si creano i servi della gleba, coi lacci psicologici della comunicazione di massa, con i metodi di convincimento occulto, che parlano ai nostri istinti di base, al nostro inconscio.

I così detti “creativi” delle grosse reti di marketing e delle società preposte alla creazione degli sketch pubblicitari che ogni giorno vediamo in televisione, sono esperti di questo. A quelle reti lavorano fior di psicologi ed esperti della comunicazione umana, che sanno benissimo dove colpire per fare entrare le idee che ci impongono nei nostri cervelli, per crearci bisogni di prodotti e di servizi di cui non ci importerebbe nulla, se non fossimo bombardati in questo modo.

Gli stessi metodi sono usati dai partiti politici per farci virare e votare come vogliono loro, senza che ce ne accorgiamo. Ma non sapete che esiste una scienza che si chiama neuro-marketing che studia le reazioni elettro-chimiche che avvengono nei nostri cervelli quando vediamo il marchio della Coca Cola o quello della Pepsi cola? Non sapete che la scritta “Il fumo uccide” posta dietro ai pacchetti di sigarette è studiata in modo tale (tipo di caratteri, tipo di cornice, colori ecc.) da fare aumentare il desiderio di fumare?

Questa è solo una minima parte delle cose cui dovremmo pestare attenzione, aggiungete a questo che mediante internet, google, facebook ed altri social media, le grandi catene commerciale hanno il feed back quasi immediato delle risposta dei consumatori ai loro stimoli pubblicitari, per cui fanno in tempo a cambiare velocemente i loro “stimoli” qualora non raggiungano il risultato di vendite voluto.

Così i politici, impiegano specialisti che, dopo un faccia a faccia televisivo o un talk show, a seguito di sondaggi del giorno dopo, per cui pagano fior di studi, suggeriscono il portamento, il modo di vestire, il colore della cravatta e del vestito del leader per ottenere maggiori consensi.

Obama, per le sue prime due campagne elettorali, quelle che lo hanno portato alla vittoria, ha utilizzato il miglior esperto di neuro-marketing allora sul mercato.

Ma come si collega tutto questo al nostro discorso originario, quello dei servi della gleba?

Semplice, una volta i servi erano costretti a lavorare per i padroni con la forza e con le leggi coercitive, oggi si modifica la volontà, si fa in modo che noi, cittadini di questa democrazia, lavoriamo volontariamente come matti per un’auto più bella e più nuova, per una vacanza in un posto alla moda, per un cellulare da oltre mille Euro, per un profumo che ci faccia apparire più desiderabili, per una barca più lunga, per una villa o una casa che faccia invidia al nostro vicino.

Una volta il servo ella gleba poteva o cercava di scappare, se quella era la sua volontà, oggi viene modificata la volontà delle persone, per cui non hanno più nessuna voglia di scappare o di contestare la società dei consumi. Oggi i politici che ci governano ci fanno vedere i “cattivi” o i “buoni” di turno e noi, privati del nostro spirito critico e della nostra vera volontà, andiamo loro dietro come i topi, e poi i bambini, dietro al pifferaio magico di Hamelin (https://www.okpedia.it/la-vera-storia-del-pifferaio-magico).

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