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LE MAGIE AL PIANOFORTE DI LEONARDO GIALLETTI

OLYMPUS DIGITAL CAMERAdi Francesco Angellotti (AG.RF 19.02.2015) ore 07:30

(riverflash) – L’occasione dell’anniversario di San Valentino è a Terni un evento esagerato; si confondono generi e numeri, non si riesce a coordinare gli impegni e le attività culturali, non si riesce a capire se le manifestazioni sono dedicate ad un arricchimento dell’animo popolare oppure se tendono ad appiattire e qualunquizzare lo spirito della Massa, che sarebbe troppo pericolosa se evolvesse il piattume mentale conveniente al Sistema. Così la premiazione delle persone che l’anno scorso si sono distinte, non avrebbero avuto il giusto rilievo, ma si sarebbero confuse nel pentolone delle varie e disperse manifestazioni. Allora, non potendo spostare di troppo la data, quest’anno è risultato opportuno posticipare la premiazione di 3 giorni, per dare la giusta rilevanza ai Valori che si ritiene opportuno evidenziare.

   Così mercoledì 18 nel pomeriggio, presso il Palazzo Primavera, sono stati selezionati 6 diplomati, 6 laureati e 6 lavoratori a conclusione della carriera. Non chiedetemi i metri di valutazione che hanno indirizzato la scelta, perchè non li conoscevano neanche i pochi addetti che siamo riusciti a contattare. Comunque tutto è avvenuto nel massimo umore festaiolo, e sono state premiate persone notevoli; ho dato il sito di questa testata ad una laureata in materia scientifica, che spero acquisti passione nell’arricchire i lettori della materia che studia, veramente importante e lanciata alla scoperta del futuro.

   Un particolare ha dato un tocco di classe alla Premiazione. Per iniziare l’Evento, uno studente al secondo anno dei tre previsti per il diploma presso l’Accademia di Musica, ha fatto ascoltare i 3 pezzi al pianoforte che presenterà all’esame, che dovrà sostenere per essere promosso all’ultimo anno di studio musicale.

   Leonardo Gialletti, che si è esibito al pianoforte, avrebbe scelto dei brani più trascinanti e coinvolgenti, più recepibili per tutti i gusti e preparazioni; ma ha dovuto suonare i pezzi d’esame, e senz’altro è stato meglio così, perché la tecnica e la passione hanno trovato giusto connubio nelle note che hanno travolto gli ascoltatori entusiasti. Tre erano gli autori interpretati, molto diversi tra loro ma da caratteristiche che univano in armonie conformi le musiche; infatti i 3 pezzi sono stati presentati separati solo da brevi momenti di silenzio, ed il pubblico non si è reso conto del cambio del pezzo, perché gli applausi sono venuti solo alla fine, scroscianti.

   Si è iniziati con Bach, bellissimo il preludio e fuga in mi minore, dal 1° volume per clavicembalo temperato. Straordinaria la perfezione delle note, inquadrate e presentate come un sistema matematico, e Leonardo non ha sbagliato nessuna operazione. Si dice, forse solo per dare una fama, che quando Bach si è presentato per essere ammesso alla Lega Massonica, dovendo presentare il suo studio scientifico e matematico, è stato fatto ascoltare un concerto per pianoforte: perché la musica di Bach è perfetta e conseguenziale, quindi è matematica. Questo per dire che l’armonia, l’ampollosità, le modulazioni e tutto il suono segue il principio che 2 più 2 = 4; e tutto è sviluppo di questo principio, fino alla matematica quantistica.

   Un brano meno schematico è stato lo studio opera 10 n° 12 di Chopin, che ha chiamato il pezzo Caduta di Varsavia, o anche Rivoluzionario. Si narra, anche questo particolare è solo per fama, che il pezzo, scritto dopo la caduta di Varsavia e quindi al fallimento della Rivoluzione contro i Russi (sempre dominanti ed opprimenti), sia iniziato solo per sfogo da parte dell’ Autore. Infatti Chopin, dall’animo volto verso la Rivolta Popolare, costernato per la disfatta della Rivolta in Polonia, si sia seduto al pianoforte ed abbia scaricato tutta la rabbia interiore: che poi ha rivisto ed è nata una sinfonia. Ma il brano è spasmodico, c’è la Rivoluzione nelle note ed i passi sono sconvolgenti: ma, anche qui, di una linearità e di una perfezione che può esprimere solo un Grande Compositore.

   Con l’ultimo pezzo siamo ritornati alla conseguenzialità matematica, in una musicalità ed un’ armonia che, per credere possa essere eseguita, si possono ascoltare le Variazioni Seriose  opera 54 di Mendelsshon; quanta bellezza e quanta esaltazione in queste note armoniose tra lo svelto ed il lento, l’allegro e il piano, tutto presi da un’emozione che fa capire come il banale ed il materiale sono valori effimeri e scadenti, di fronte all’esaltazione passionale e sentimentale. Eppure, anche questo componimento, seguiva perfettamente i principi matematici insiti nello svolgimento della musica.

   Ultima nota, che abbiamo sentito troppo brevemente per dare spazio a funzioni rituali che potevano anche essere studiate meglio nella composizione,  la merita il pianista Leonardo Gialletti; senz’altro migliorerà ancora, perché senza dubbio sarà promosso dal 2° al 3° e conclusivo anno accademico. Ma se questi sono i pianisti che vanno a scuola, possiamo essere felici che nella Società ed in tutti gli Ambienti Sociali, verrà data giusta Rilevanza Trascinante all’Arte ed alla Cultura; perché l’evidenza che ci ha mostrato lo straordinario Leonardo, è che l’Uomo deve riuscire a minimizzare quelli che sono i valori Essenziali, che non possono costituire una scala di valori, ma l’Importante sarà innalzare l’Animo vivendo nel Sentimento: dando per ovvio e scontato l’Essenziale, elaborando e sviluppando la Sensazione.

   Grazie Leonardo!

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