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LE ASSOCIAZIONI DEL TURISMO CHIEDONO CHIAREZZA SUL PERCORSO EVOLUTIVO DELL’ENIT

enitAG.RF 24.05.2015 (ore 20:03)

(riverflash) – L’ENIT, agenzia italiana di promozione del Turismo, è commissariata da un anno. Il ministro Franceschini ha nominato al vertice della struttura Cristiano Redaelli, persona a lui gradita con un passato in Siemens. Un progetto di trasformazione dell’Ente che non è ancora in essere s sembra scontentare gli operatori del settore.

Riceviamo e pubblichiamo su loro richiesta il seguente comunicato stampa congiunto di Federturismo, Confturismo e Assoturismo sulla richiesta di un’urgente decisione da parte del Governo sulle sorti dell’ENIT:

Le imprese e le filiere produttive del Turismo Italiano sono fortemente preoccupate dal protrarsi estenuante del percorso evolutivo voluto per Enit. Ad un anno dal commissariamento dell’Ente, la nuova configurazione non riesce a concretizzarsi e forzatamente il supporto di comunicazione e promozione all’estero della destinazione paese latita. Ne è esempio lampante la situazione di EXPO Milano, che registra visitatori principalmente italiani e alberghi vuoti al 50%, con una notorietà dell’evento sui principali mercati stranieri ancora estremamente bassa.

Un settore centrale per le prospettive di crescita economica e di impiego dell’Italia come il comparto del  turismo, non può continuare ad essere lasciato senza un supporto strutturato che tenga il passo dei nostri paesi concorrenti, Francia e Spagna in testa.

In tale contesto chiediamo pertanto un chiaro impegno del Governo a dirimere la questione e accelerare i tempi, ivi compreso il recepire le indicazioni  in merito al rappresentante delle imprese in seno al Consiglio di Amministrazione dell’ENIT, non ancora richieste dal Ministro Franceschini.

Per contro – se la visione del Governo è quella di un nuovo soggetto unitario di promozione globale dell’attività produttiva e dell’attrattività paese – le imprese del turismo italiano sono  pronte a dare il proprio fattivo contributo di esperienza e competenza a un tavolo di lavoro ristretto da convocare al più presto: in un mercato globale così competitivo il fattore tempo è determinante, così come la chiarezza di strategia e la capacità di comunicarla sui mercati.

Il sistema del turismo italiano, le sue imprese, i suoi lavoratori e le prospettive per poter creare altre imprese e altro lavoro non possono aspettare oltre: continuare a attendere e rinviare diventerebbe una chiara responsabilità politica.

 

 

Renzo Iorio

Luca Patanè

Claudio Albonetti

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