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LA STORIA INFINITA DELLE METRO A ROMA

AG.RF.(redazione).13.09.2019

“riverflash” – Gravi disagi per chi è costretto a muoversi con la metro a Roma e i disagi per i passeggeri non sono pochi: Il gip di Roma, Massimo Di Lauro, il quale ha disposto un’ordinanza a carico di 4 dipendenti sospesi nell’ambito dell’indagine sugli incidenti verificatisi nei mesi scorsi, ha parlato di “grave allarme sociale” per il quale “permane il preoccupante stato di pericolo per l’incolumità pubblica e nello specifico dei fruitori della metropolitana di Roma”. Il fatto grave è che continuano a verificarsi incidenti che “non vengono segnalati e anzi opportunamente occultati, agli organi addetti alla sicurezza Atac, così come permangono problematiche tecniche legate a pregressi o attuali manomissioni, il tutto da rendere non escludibile l’avverarsi di ulteriori sinistri che potrebbero trovare epilogo di minore gravità solo per il verificarsi di concomitanti circostanze cioè favorevoli agli utenti”. A tale proposito Renato D’Amico, Direttore di esercizio Atac, afferma che le scale delle metro di Roma “sono tutte in sicurezza”, ma il vero problema è che sono tutte degradate e il gip osserva: “A D’Amico non interessa affatto l’eventualità che su quelle 3 o 4 scale ci siano sopra delle persone, per lui è solo una questione di numeri e percentuali, ma ci si consenta di osservare che saranno solo tre o quattro scale quelle che possono rompersi ma se c’è qualcuno sopra rischia di farsi male e per davvero!!!”. E subito è arrivata la nota dell’Atac: “Preso atto delle notizie di stampa, che riportano gli sviluppi delle indagini sui fatti avvenuti sulle scale mobili di alcune stazioni metro, Atac, nel ribadire la piena fiducia nel lavoro della magistratura, alla quale è stata offerta piena collaborazione, sottolinea che l’azienda è impegnata per garantire la piena sicurezza degli impianti nelle stazioni che ricadono sotto la sua responsabilità, insieme con la continuità del servizio. A confermarlo sono le decisioni sin qui intraprese, che tra l’altro hanno condotto alla risoluzione del contratto con la ditta di manutenzione e alla stipula del contratto con Otis, costruttore degli impianti, per una verifica e revisione straordinaria delle scale mobili. Ciò proprio allo scopo di garantire la loro sicurezza e funzionalità, pure se al costo di chiusure prolungate delle stazioni. L’azienda si scusa per i disagi procurati”.

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