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LA POESIA DI ENRICO MARRA

16388371_1367440863330659_3426971858491494394_ndi Manuela Di Forti AG.RF 29.01.2017 (ore 21:00) Riverflash – Poche righe intense, pillole di Marra.. Graffiante filosofo moderno, apparentemente dissacrante, chiede solo ‘senno’ all’insensata modernità e scrive:

” Il vortice del quotidiano ha un vero effetto “bagnomaria” sulle nostre vite, lentamente ci porta a cottura fino alla vecchiaia. Con una convinzione sadomaso ripetiamo, sistematicamente, una lista di doveri tutti i giorni; tramutando i piaceri in qualcosa di stupefacente per alterare quella realtà distorta che con scrupolo ci siamo costruiti e che con apparente certezza consideriamo l’unica possibile.

L’uomo ha scoperto, inventato, creato, immaginato; nel corso dei secoli ha sviluppato stili di vita, dottrine, ideologie, filosofie, religioni, persino sistemi di vita collettivi fondati su buone idee…. ma le guerre alla fine hanno avuto la meglio.
Ci siamo rivolti alla chimica, alla fisica quantistica al soprannaturale; ma il denaro è l’unica materia che comprendiamo. La storia del genere umano è densa di fatti che hanno troppo spesso solo segnato gli eventi più significativi, lasciando ahimè un impronta leggera che col tempo si è dissolta, riducendo quella memoria storica collettiva in materia cerebrale affetta da Alzheimer. Una storia che ha prodotto un numero illimitato di esperienze, eppure sembra di essere solo all’inizio, o meglio sembra che qualcuno abbia resettato quella convivenza tra i propri simili accumulata nei millenni, mantenendo inalterato il cammino dello sviluppo industriale e tecnologico.
Cammino che in particolare nel diciannovesimo secolo ha riguardato solo ciò che l’essere umano riteneva utile materializzare per un benessere malato a discapito di se stesso e degli altri esseri con l’ingegno diabolico di strumenti, leggi, torture, violenze di ogni genere e forma.
Siamo nel ventunesimo secolo e le cose peggiorano, dovremmo tutti porci delle domande, reinserire lo studio dell’etica, della filosofia e dell’educazione civica nelle scuole. Ma no, a noi servono manager con bassi istinti, avvoltoi scriteriati, depauperatori per natura; forse ci meritiamo che il nostro pianeta sia dominato da questi sciacalli.

I brividi contano le vertebre,
come zebre in fuga dal blindato,
come un figlio appena concepito,
come e ancora non ho mai capito..
nell’umana bolgia demografica
la solitudine è un benservito.
la famiglia al primo posto
per l’ennesimo pretesto
e confonderti col resto”

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1 Commento »

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Una Risposta a “LA POESIA DI ENRICO MARRA”

  1. 1

    Will dice:

    This is a topic which is close to my heart… Thank you!

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