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ISTAT: UECOOP, BENE CRESCITA LAVORO CON 1,1 MLN ADDETTI NELLE COOP

AG.RF.(redazione).03.07.2018

“riverflash” – Bene la crescita degli occupati in Italia con le cooperative che garantiscono lavoro a oltre 1,1 milioni di persone. E’ quanto afferma l’Unione europea delle cooperative Uecoop in relazione agli ultimi dati Istat sull’occupazione che vedono a maggio una crescita di 114mila posti rispetto al mese precedente con un tasso di occupazione che sale al 58,8% il miglior risultato degli ultimi dieci anni. “Adesso – spiega Uecoop – non dobbiamo perdere l’occasione di rafforzare la partecipazione all’economia italiana sia delle nuove generazioni che delle fasce d’età più mature, creando una vera integrazione fra il mondo del lavoro e quello dell’educazione, mentre chi è in difficoltà perché ha perso un impiego va aiutato a trovarne un altro con percorsi di formazione e studio in grado di riconvertire capacità e competenze da un settore all’altro. In questo le cooperative possono dare un contributo importante considerato che una buona fetta opera in comparti ad alta partecipazione di manodopera come le costruzioni che rappresentano il 14,9% del totale delle coop, la logistica con il 12,9%, il turismo (fra alloggio, ristorazione, viaggi) con il 19% oppure con il 14,1% nella sanità e l’assistenza sociale, ma non mancano neppure l’istruzione e il commercio o settori specializzati come l’informazione e la comunicazione, la finanza e le assicurazioni. Le cooperative sono una risorsa da non sprecare sia in termini di occupazione che di reputazione e per tali ragioni bisogna garantire i valori che contraddistinguono un modello di vera cooperazione in grado di dare un contributo reale alla soluzione dei problemi del Paese: dal lavoro ai migranti, dallo sviluppo economico al welfare”. “Per questo – precisa Gherardo Colombo, Presidente di Uecoop – denunceremo e contrasteremo con forza chi guarda alla cooperazione come ad un sistema finalizzato alla speculazione privata attraverso il risparmio sul costo del lavoro e sulla qualità dei servizi o come modo per trasformare in un business delle migrazioni il contributo essenziale che la cooperazione può dare all’accoglienza e all’integrazione. Quello che UE.COOP vuole – conclude Colombo – è una buona cooperazione nelle regole e nella legge”.

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