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ISOLE FABER TESSUTO SARDEGNA, AL MICRO ARTI VISIVE DI ROMA

1caracausi3-60x60di Sabrina Sciabica (AG. RF. 13.11.2017)

(riverflash) – Isole Faber – Tessuto Sardegna è il titolo del percorso espositivo che ammireremo dal 14 al 20 novembre presso la Galleria Micro Arti Visive, nello spazio di Viale Mazzini 1, a Roma.

Curata da Giovanna Campisi, la mostra sviluppa il tema dell’espressività sarda coniugandolo in vari linguaggi che vanno dall’arte al design alla fotografia.

Un mix di tecniche e colori dal forte impatto visivo, a tratti tradizionale quando riprende forme e tessuti tipicamente sardi, ma anche innovativo ed affascinante nella luce e nei colori di artisti che dalla terra sarda attingono la loro ispirazione.

L’isola dai forti contrasti è esposta e composta attraverso i suoi occhi: Giovanna Campisi è una stilista siciliana trasferitasi ad Olbia nel 2005 e la galleria Micro Arti Visive ha accolto con entusiasmo l’interessante progetto della Nacré Events.

Gli artisti in mostra sono: Giovanna Campisi (stilista), Claudia Caracausi (architetto), Giovanna Casiddu (stilista), Gabriele Doppiu (fotografo), Fiorella Fiori (pittrice), Mauro Filigheddu (pittore), Mario Fois (pittore), Gavino Ganau (pittore), Chicco Mannazzu (scultore), Carlo Petromilli (stilista), Jacopo Scassellati (pittore), Angela Spano (pittrice), Simona Tavassi (pittrice), Vanessa Tuilliere (pittrice). Le opere sono state selezionate dalla Nacré Events di Giovanna Campisi.

Il titolo prende forma da Isole Faber, associazione di stilisti nata a giugno 2017, e vuol essere la dimostrazione di come sia fortissimo il legame tra la Moda e l’Arte e di come ogni singolo “filo” (impersonato dai singoli artisti) sia chiamato ad essere la trama della tessitura di cui si vestirà in questi giorni lo spazio di Viale Mazzini.

Un esempio, è l’opera dell’artista e architetto Claudia Caracausi: si tratta di un’elaborazione digitale di fotografie da lei scattate e lavorate, in cui svariati oggetti perdono la loro forma reale per diventare un’immagine enigmatica ed accattivante, come un tessuto dalle linee morbide e variopinte.

La collettiva è, dunque, un dialogo tra isole e terraferma, tra realtà e immaginazione, tra arte e moda; un percorso creativo e stimolante che dà spazio alla manualità nelle sue numerose forme; un insieme di colori, di stili e di firme.

Ognuna di esse parte da una base comune, l’importanza del territorio e delle proprie radici, percorre una strada individuale e apparentemente divergente, ognuna con la propria esperienza, ognuna nella propria abilità artistica, per poi convergere qui in centro, nel cuore della capitale, in una location – la Galleria Micro Arti Visive di Paola Valori – in cui, ancora una volta, la bellezza è di casa.

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