AG.RF 17.09.2017
(riverflash) – A San Siro la corsa di centro era intitolata a Federico Tesio, padre dell’ippica italiana. Non solo per aver allevato Nearco, il cui sangue si trova in quasi tutti i vincitori classici a livello mondiale, e Ribot, per due volte vincitore dell’Arc de Triomphe a Parigi. I cavalli allevati e allenati da Federico Tesio hanno dominato in Italia per circa 70 anni (1911/1980) e adesso continuano a vincere grazie all’impegno del suo successore Nicolò Incisa della Rocchetta. Oggi a Milano, sui 2200 metri del Premio Federico Tesio (Gruppo 2) era atteso Mac Mahon, il vincitore dell’ultimo Derby italiano, che a luglio aveva perso l’imbattibilità nel GP de Paris, dove si classificò ottavo. Contro di lui Full Drago, ex-compagno di colori e vincitore del GP Milano. Entrambi allenati da Alduino e Stefano Botti, come Aethos e Mushibest. Quattro “bottiani” contro il grigio Way to Paris, allenato da Antonio Marcialis. Ha vinto Full Drago, in estate quinto nel Prix de Nieuil a Saint Cloud. Ha vinto dominando, correndo in testa dalla partenza all’arrivo, tallonato da Aethos. Mac Mahon, tenuto da Cristian Demuro in terza posizione, tentava all’attacco ai 350 finali, ma Dario Vargiu chiamava Full Drago allo sprint e il baio di Shimakawa Takaya alzava la testa. Mac Mahon non aveva più benzina e questo risultato ridimensiona la leva italiana 2014. A tentare l’aggancio del leader era il grigio Way to Paris, ma non ci riusciva e si accontentava del secondo posto, a 1 ¼ di lunghezza da Full Drago.
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