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IN ITALIA OGNI ANNO 400 MORTI ANNEGATI: I DATI DELL’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’

20130801_annegamento_ostuni[1]AG.RF. (redazione) 10.08.2013

“riverflash” – Sono circa 400 in Italia le persone che ogni anno muoiono per annegamento: si tratta di più di una al giorno, specialmente nella fascia d’età che va dai 35-50 anni e di essi, circa il 20% e straniero. Quali sono le maggiori cause di annegamento? Secondo gli esperti sono sostanzialmente: sottovalutazione del pericolo, atteggiamenti esagerati quali il superamento delle proprie capacità fisiche, ma anche abuso di alcol. Negli ultimi 30 anni il numero dei decessi è diminuito: infatti si è passati da 1.300 vittime nel 1970, a 400 nel 2010 e ad incidere sulla riduzione è sono stati sicuramente il miglioramento nelle tecniche di salvataggio, una migliore informazione e le nuove norme sulla sicurezza. Secondo i dati presentati dall’ISS, circa la metà degli incidenti avviene in mare, il resto nei laghi e nei fiumi, dove i rischi di annegamento sono maggiori a causa della mancanza di bagnini. Per evitare incidenti, basta quindi adottare comportamenti corretti prima di entrare in acqua, quali: attendere almeno 2 ore e mezzo prima di entrare in acqua dopo un pasto, e fare molta attenzione ai segnali di divieto: se il mare è mosso e c’è corrente, è assolutamente controindicato fare il bagno. Infine occorre anche fare attenzione alle vasche e piscine domestiche: molti infatti sono gli incidenti che hanno coinvolto soprattutto i bambini che, a causa della distrazione dei genitori, si sono immersi in acqua (anche in pochi centimetri) e sono annegati; per questo gli esperti raccomandano di non lasciare mai soli i bambini quando fanno il bagno tra le mura domestiche o nella piscinetta del proprio giardino che non dovrebbe comunque essere facilmente accessibile ai bambini.

 

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