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Il turismo di Hong Kong precipita del 40 percento a causa delle proteste che scoraggiano i visitatori

AG.RF 16.09.2019

(riverflash) – L’arrivo dei visitatori a Hong Kong è crollato di quasi il 40 percento ad agosto rispetto allo stesso mese del 2018, accentuando la perdita del cinque percento di luglio. La causa è stata individuata nelle proteste antigovernative, a volte violente, che hanno penalizzato in modo crescente il flusso del turismo, la vendita al dettaglio e le attività alberghiere della città.

Gli hotel di alcune località hanno visto le persone di occupate scendere a circa la metà, mentre i prezzi delle camere sono precipitati dal 40 al 70 percento.

Gli arrivi di turisti a luglio sono diminuiti del 4,8 per cento rispetto all’anno precedente. Secondo l’Hong Kong Tourism Board, il primo calo annuale si è verificato da gennaio 2018 e il più grande calo percentuale da agosto 2016.

Le vendite al dettaglio a luglio sono scese più dal febbraio 2016 tra le proteste antigovernative che hanno attaccato la città governata dalla Cina per più di tre mesi.

Continuano gli scontri fomentati da chi non vuole l’omologazione con la Cina. Scontri la mattina di sabato 14 settembre a Hong Kong durante una manifestazione di centinaia di dimostrati filogovernativi che si erano radunati in un centro commerciale della metropoli sventolando bandiere cinesi e gridando slogan a sostegno del governo. La situazione è degenerata ad Amoy Plaza, nel distretto di Kowloon, quando sostenitori delle riforme pro-democrazia hanno organizzato una contro-protesta e tra le due fazioni sono prima volati gli insulti e poi i pugni, mentre alcuni fra le file dei sostenitori delle riforme prendevano a colpi di ombrello i loro rivali. La situazione è ritornata alla calma solo dopo l’intervento della polizia che ha effettuato degli arresti.

Lo scorso 9 settembre centinaia di studenti in uniforme hanno formato catene umane nei distretti di Hong Kong a sostegno dei manifestanti antigovernativi dopo un altro fine settimana di scontri nella città adesso governata dalla Cina. Le stazioni della metropolitana che erano state chiuse la domenica sono state riaperte in mezzo agli scontri.

I ripetuti conflitti violenti, il blocco delle strade, della metro e dell’aeroporto hanno impedito alle persone di andare al lavoro e a scuola e hanno portato alla cancellazione o alla riprogrammazione di “molte” conferenze ed esposizioni internazionali. Le esportazioni totali sono diminuite del 5,7% su base annua a luglio.

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