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IL TASSO DI OCCUPAZIONE DEGLI IMMIGRATI È SUPERIORE A QUELLO DEGLI ITALIANI

operaio mecc immigratoRD – AG.RF 06.12.2014 (ore 22:58)

(riverflash) – L’Italia e’ uno dei pochi paesi dell’Unione Europea in cui gli stranieri sono “piu’ occupati” dei cittadini nazionali. Lo rivela un’elaborazione del Centro Studi “ImpresaLavoro” sulla base dei dati Eurostat del 2013.
Secondo lo studio, il tasso di attivita’ tra i cittadini italiani e’ del 59,5%, circa 9 punti inferiore alla media europea, mentre tra gli stranieri residenti la percentuale sale al 61,9%.
Il dato – nota ImpresaLavoro – e’ in controtendenza in Europa in particolare per gli extracomunitari: in media, i paesi dell’Unione a 28 registrano tassi di occupazione tra i loro cittadini di circa 13 punti percentuali superiori a quelli degli extracomunitari residenti. Il tasso di occupazione dei francesi e del 70,6% e quello degli stranieri residenti in Francia del 55,9% (cioe’ -14,7%); il tasso dei tedeschi e’ del 78,7% e degli stranieri residenti in Germania del 65,0% (-13,7%); in Spagna rispettivamente 59,5% e 52,8% (-6,7%); in Gran Bretagna 75,4% e 70,4% (-5,0%); in Grecia 53,4% e 50,3% (-3,1%).
Il dato e’ particolarmente significativo se si osserva il confronto relativo ai cittadini extracomunitari. Solo altri tre paesi – oltre all’Italia – hanno tassi di occupazione piu’ alti tra la popolazione extracomunitaria rispetto a quanto avviene per i propri connazionali. In Svezia il tasso di occupazione dei soggetti extracomunitari e’ piu’ basso del 31% rispetto a quello degli svedesi. Nel Regno Unito la differenza e’ del 13,5%, in Germania del 20,2%, in Francia del 22%, in Spagna del 9,5%, in Grecia del 3,7%.
L’Italia risulta cosi’ al quarto posto in Europa, dietro soltanto a Cipro, alla Repubblica Ceca e – di pochissimo – alla Lituania.
Anche i soggetti che vengono in Italia da altri paesi Ue sembrano avere una maggior capacita’ di collocamento rispetto ai nostri connazionali. Il tasso di occupazione degli stranieri comunitari nel nostro Paese (65,8%) e’ infatti di ben 6,3 punti superiore a quello dei cittadini italiani (59,5%). Davanti a noi, in Europa, ci sono solo la Polonia e la Slovacchia. Anche in questo caso, larga parte delle economie continentali avanzate riesce ad occupare meglio i propri connazionali che gli stranieri comunitari con differenziali che vanno dal 15% della Slovenia al 3,5% della Germania, passando per lo 0,5% della Francia e l’1,3% della Spagna. Fa eccezione, in questo caso, la Gran Bretagna che riscontra un tasso di occupazione tra i cittadini comunitari di quasi 4 punti superiore a quello dei sudditi di Sua Maestà.

 

Fonte: Romanews.it

 

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