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IL PIANO DI DRAGHI PER ITALIA ZONA GIALLA DAL 26 APRILE

AG.RF.(redazione).15.04.2021

“riverflash” – Un programma per le riaperture di bar e ristoranti e un coprifuoco diverso: il premier Draghi ci sta pensando e sta prevendendo la data del 26 aprile per tornare gradualmente alla normalità, dal prossimo mese di maggio. L’annuncio probabilmente verrà dato nella giornata di venerdì a seguito della conferenza stampa del premier. Per eventuali decisioni si stanno attendendo i nuovi dati dell’Iss, ma occorre prudenza e al momento non c’è nulla di scontato: “Se i dati lo consentiranno, nulla vieta di farlo, ma bisogna procedere con i piedi di piombo per non annullare gli sforzi fatti sinora” ha dichiarato Draghi. Ma quali sono le anticipazioni del decreto?

  • dal primo maggio: ritorno in tutta l’Italia delle zone gialle con ristoranti aperti a pranzo; verso la fine del mese cambierà il coprifuoco e gli esercizi commerciali potranno stare aperti anche di sera;

  • da giugno: insieme agli Europei ci sarà la ripartenza degli spettacoli all’aperto con capienza al 25-30%; a partire da metà mese arriverà la riapertura di palestre e piscine;

  • da settembre: il ritorno graduale alla normalità.

c’è il pressing delle regioni, che oggi presenteranno al governo le linee guida per le riaperture in sicurezza. Ieri sono tornati a Palazzo Chigi i vertici del Cts, Franco Locatelli e Silvio Brusaferro, ma non sono stati ricevuti non dal presidente del Consiglio bensì dal sottosegretario Roberto Garofoli. In ogni caso prende quota l’ipotesi di allentare le misure step by step, offrendo una serie di date obiettivo per le riaperture che consentano agli italiani di “tornare a guardare al futuro”, espressione usata più volte dallo stesso presidente del Consiglio. E continua a farsi spazio l’idea – a partire da maggio e sempre dati permettendo – di spostare più avanti le lancette del coprifuoco, portandolo dalle 22 alla mezzanotte così da consentire l’apertura dei ristoranti con tavolini all’aperto.

Non mancano però le critiche dei rigoristi che spingono per una riapertura graduale quale, riapertura delle attività all’aperto, sfruttamento degli spazi interni di bar e ristoranti affinché le saracinesche restino alzate anche la sera, aumentando il distanziamento e prevedendo una capienza limitata. Le Regioni propongono anche di eliminare il coprifuoco, fermo restando che non sarà permesso alcun assembramento. E si sta discutendo anche su protocolli molto rigidi per l’accesso ai locali chiusi, che potrebbero comprendere anche l’esibizione di test rapidi o certificati vaccinali. Questa soluzione comporterà giocoforza uno spostamento del coprifuoco, dalle 22 (attuali) alle 23,30 o a mezzanotte. Le Regioni dunque, definiranno le linee guida da votare nella Conferenza. Per bar, ristoranti, pasticcerie e gelaterie ci saranno misure per rendere sostenibile l’apertura anche in presenza di lievi peggioramenti del quadro epidemiologico, a patto che si svolgano test di screening periodici per il personale non vaccinato. Ai locali si chiederà di far entrare i clienti solo con prenotazione, mantenere i due metri di distanza al chiuso e il metro all’aperto, di consumare al tavolo e di controllare il rispetto dell’obbligo di mascherina per i clienti che non sono seduti. Poi ci sono palestre e piscine: qui le regole saranno i due metri di distanza per chi fa attività fisica o 7 metri nelle vasche. Per gli spettacoli si chiederà di rispettare la distanza di un metro e si chiederanno test nelle 48 ore precedenti.

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