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IL NAPOLI SEGNA 2 GOL IN 5 MINUTI AL CATANIA, POI FINISCE 2-1

AG.RF  02.11.2013  (O.C.)

(riverflash) – Tutto in 10 minuti al San Paolo, con il Napoli che tiene il ritmo della Juventus affiancandola al secondo posto della classifica e il Catania che resto in piena zona retrocessione. De Canio ha cambiato pelle agli etnei, rispetto al modulo applicato dal suo predecessore Maran puntando su un centrocampo folto, con la linea mediana a 5 che permette ai rossazzurri di mantenere alto il baricentro e di pressare il Napoli già nella sua metà campo. In attacco Maxi Lopez si abbassa spesso e spalle alla porta viene a duettare con Castro e Izco. Benitez schiera una difesa partenopea con Fed.Fernandez e Albiol centrali, Armero terzino sinistro e a destra Mesto, vittima di un infortunio dopo soli 7 minuti e sostituito da Uvini. Davanti Higuaín è supportato dal solito trio di trequartisti formato da Callejón, Hamsik e L.Insigne. Un Napoli che, in vantaggio di 2 gol, ha calato il ritmo pensando al match di Champions League di mercoledì 6 novembre al San Paolo contro l’Olympique Marsiglia.  Al 10’ Higuaín prende il tempo a Gyömbér ma mette alto di testa dopo un traversone di Armero. È il primo squillo di tromba partenopeo e dopo 5 minuti c’è il vantaggio con un sinistro a giro Callejón, dopo la sponda con Higuaín, imparabile per Andújar. Il gol galvanizza i partenopei che si rendono pericolosi subito dopo con un triangolo al limite dell’area e conseguente destro di Higuaín, Andújar si salva in angolo. Il frangente è favorevole alla squadra di Benitez che al 20’, con un’altra violentissima conclusione dal limite di Hamsik, innescato da un passaggio all’indietro di L.Insigne, si porta sul 2-0. Il Catania riapre il risultato al 25’, quando Maxi Lopez smarca Biraghi in area, cross arretrato di sinistro e girata di prima intenzione di Castro che batte Reina per il 2-1. La rete etnea toglie sicurezza ai partenopei che forse troppo presto avevano considerato la sfida chiusa, i ragazzi di De Canio invece aumentano la convinzione nel poter raddrizzare il punteggio.

Nella ripresa il Catania si presenta subito con Keko al posto di Biraghi, lo spagnolo dona ulteriore vivacità all’azione; i rossazzurri cominciano il secondo tempo con convinzione, baricentro alto e pressione costante, purtroppo manca sempre l’ultimo passaggio o la conclusione vincente. Il Napoli agisce di rimessa ma i ragazzi di Benitez vanno a nozze in questo fondamentale. Al 54’ Higuaín impegna severamente Andujar, due minuti dopo Fernandez di testa incrocia e sfiora il palo. Col passare dei minuti il Napoli riprende in mano il pallino del gioco, aumenta i giri del motore e si presenta più volte pericolosamente dalle parte dell’area rossazzurra. Al 61’ Higuaín impegna ancora Andújar, poco dopo di sinistro sfiora il palo con un diagonale incrociato. Il Catania diminuisce le sortite in avanti, i rossazzurri sembrano aver perso forza, appaiono stanchi, al 65’ Castro viene atterrato in area da Behrami ma l’arbitro non assegna la massima punizione, il rigore pare netto. De Canio al 70’ prova la carta Bruno Petkovic al posto di un dolorante Izco che aveva preso parte all’incontro in non perfette condizioni fisiche. Maxi Lopez arretra il raggio d’azione metre il croato si piazza davanti. Il finale di partite vede un Napoli in controllo della gara, i partenopei vanno più volte vicino al gol, l’occasione più nitida è sui piedi di Callejón che di destro a giro sfiora il palo; il Catania risponde con Castro che di testa gira in porta un cross di Keko, nell’occasione fa buona guardia Reina.

 

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