AG.RF 16.01.2018 (ore 22:41)
(riverflash) – “Chiedo all’Unione europea di porre fine alla discriminazione della filiera di olio di palma”. Queste le parole con cui il ministro malese delle industrie delle piantagioni e delle materie prime, Datuk Seri Mah Siew Keong, ha plaudito la protesta a Kuala Lumpur dei piccoli produttori contro la direttiva sulle energie rinnovabili dell’Unione Europea che punta a vietare l’uso dell’olio di palma nei biocarburanti entro il 2020.
“Queste proteste sono un chiaro segnale per Parlamento, Consiglio europeo e Presidenza bulgara per sottolineare la nostra determinazione a proteggere gli interessi nazionali – spiega il ministro – qui i piccoli agricoltori sono sconcertati dal fatto che si vogliano bandire i biocarburanti di olio di palma dal mercato europeo”.
Il Governo malese, infatti, pronto a boicottare i prodotti dell’Unione, considera il divieto proposto nella direttiva ‘un apartheid’ per i 650 mila piccoli agricoltori; e per questo prenderà tutte le misure opportune per proteggere i diritti di oltre 3,2 milioni di malesi, i cui mezzi di sostentamento dipendono dal settore dell’olio di palma. Bandirlo, inoltre, tiene a precisare il ministro, ”consentirebbe alle colture di semi oleosi concorrenti di continuare a circolare, mettendo in atto una vera e propria discriminazione nei confronti dell’olio di palma”. Datuk Seri Mah Siew Keong, infine, ricorda alle controparti europee che l’olio di palma malese soddisfa i più severi standard di sostenibilità richiesti, producendo biocarburanti certificati dai principali sistemi europei, tra cui l’Iscc tedesco, International Sustainability & Carbon Certification, standard di riferimento approvato dall’Ue per la verifica della sostenibilità in tutte le tipologie di biomasse e biocarburanti’.
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