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IL DISCORSO DI CONTE

AG.RF.(di Claudio Peretti).31.08.2019

“riverflash” – Mi è piaciuto molto ascoltare il discorso di Conte dopo l’assegnazione dell’incarico da parte del presidente della repubblica.

La frase che più mi ha interessato è questa “Non faremo un governo CONTRO”.

Che significa? Quali pensieri si nascondono dietro questa frase? Facendo un’accurata analisi dei motivi che stanno a monte di quella frase, e soprattutto dei pensieri che svolazzano per il cervello di chi la afferma, si possono capire molte cose.

Innanzi tutto, se si dice una cosa simile, vuol dire che il concetto/pensiero di “fare un governo contro” ESISTE! Altrimenti perché, fra le migliaia di concetti che si possono pensare e che si intendono enunciare in un discorso ufficiale da parte di un’importante personalità politica, si deve dire proprio quello? É chiaro che l’idea e la voglia di fare un governo CONTRO c’è.

Ricordo che anni fa, quando la Germania Ovest intendeva unirsi a quella Est, il cancelliere Kohl, per convincere gli altri capi di stato, ha detto “Non intendiamo certo costituire il quarto Reich!” Ma come, in un momento in cui nessuno pensava a quello, come mai a Kohl è venuto in mente di negare la voglia di fare il IV° Reich? Ovviamente significa che lui, per lo meno quel pensiero in mente lo aveva.

Così Conte, se ha pensato bene di affermare che non intende creare un governo CONTRO (per fortuna che non ha finito la frase, dicendo CONTRO SALVINI..) vuol dire che lui, quella tentazione, speriamo solo la tentazione, ce l’ha in mente. E se ce l’ha, vuol dire che alla fine lo farà: è la sua natura, non può cancellarla, visto che non ha potuto fare a meno di dire una cosa ovvia.

A proposito di queste frasi dette alla leggera durante i discorsi delle personalità, mi viene in mente che, ogni volta che si trova un finanziere o un carabiniere o un poliziotto con le mani in pasta per qualche truffa o azione fuorilegge, il comandante di quel corpo si affretta a fare la seguente affermazione: “I responsabili sono un’eccezione, le pecore nere, e non possono gettare discredito su tutto il corpo” Bene, vorrei vedere che dicesse il contrario e proprio perché il contrario non può assolutamente essere detto, significa che quell’affermazione è del tutto inutile.

Così il partito politico “Liberi e uguali” ovvio che ha pochissimi adepti, il nome di quel partito è ovvio e vale per tutti i partiti, per il semplice fatto che non potrebbe essere il contrario, chiamandosi: “Schiavi e diversi”.

Inutili se… mentali? Non penso proprio, dietro ogni negazione c’è un concetto, esattamente il concetto di quello che si vuole negare, che non si vorrebbe fare e che quindi, alla fine, si farà.

Ricordiamoci di quante volte i governi passati ci hanno detto che non avrebbero alzato le tasse e poi le tasse sono state alzate e allora? Non fidiamoci mai di un politico che esprime un concetto partendo una negazione! Se lui quella cosa la deve negare per rassicurarci, vuol dire che quella cosa la pensa.

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