Dopo la tradizionale corsa per Gentlemen ed Amazzori, eccoci al Derby.
Anche questa corsa degradata a Gr. II; ma mentre il Repubblica ha una dotazione complessiva di 202.400 Euro, il Derby arriva a 704.000; la ragione ufficiale è che il Derby è una corsa per 3 anni mentre il Repubblica per anziani; ma non credo che basti.
Derby è il simbolo di quando intorno al 1770 Mr. Stanley, dodicesimo conte Derby, insieme alla moglie Lady Hamilton ed a lord Bumbury, stabilirono una corsa per i migliori 3 anni sulla distanza di 2400 m. , per evidenziare le qualità di fondo e di scatto nel rush. Iniziò così la disputa del Derby, ogni anno dalla fine del 1770, ed arrivò in Italia nel 1884; e qualunque sia la qualifica degli Enti … è il Derby.
Solo 1 straniero, ma la sua partecipazione è stata incredibile. Un baietto piccoletto con una buona forma a 2 anni in Bulgaria: 4 corse tutte vinte, da 1000 a 1400 m. , da giugno ad ottobre.; a 3 anni rientra sui 2200 m. in una trasferta a Capannelle, e la corsa scelta per il rientro è il Derby. Più che sbagliato sembra incredibile; come se una scuderia si fosse voluta assicurare un’andatura sostenuta fin dalla partenza, ed avesse cercato un accordo; ma poteva andare fino in Bulgaria a cercare aiuti tattici? Ed infatti, il cavallino venuto da così lontano, preparato per corse d’altro regime, è scattato in testa ed ha imposto un’andatura veloce, staccandosi dal gruppo; Una volata fino in curva, poi andato in debito di ossigeno, è finito appratato.
Però la scuderia Riza Rizaev ha corso il Derby Italiano: è già un titolo.
Lasciato scappare il cavallino che era fuori andatura, il gruppo lo seguiva a distanza ben riunito. Sono entrati in dirittura sgranati, ed il primo a scattare è stato Trita Sass; ma su questo terreno non possono reggere scatti troppo lunghi; è seguita una serie di cavalli che cercavano la via per lo spunto, ma sempre venivano risucchiati da chi veniva da dietro. A metà dirittura sono in 4 a presentarsi per la vittoria; ma sull’ultimo allungo sono in 2 a staccarsi lottando testa-testa; ma sul palo il guizzo che riesce ad imprimere Cristian De Muro, da lo slancio al paraocchiato Keep on Fly, netto all’ultimo tempo di galoppo.
Il vincitore, che nasce da Rip Van Winkle (da Galileo e la madre da Stravinsky quindi 3×4 su Nothern Dancer), è stato allevato presso il centro dei Botti al Velino, sotto la conduzione di Paolo Miliani, ed è chiaro così che gli Stud italiani sono all’altezza dei migliori nel Mondo.
Lo spunto finale di Keep on Fly lo ha portato avanti a Mission Boy, sul quale Carlo Fiocchi ha dato il cuore in un testa-testa allo spasimo, ma l’ultimo guizzo è stato essenziale per il vincitore.
I primi 3 son tutti allenati nello Stables Botti, che in questo Derby hanno presentato 6 concorrenti. Call Me Love, infatti, era terzo nella lotta finale attempato correttamente da Daniele Vargiu, dato che non ha retto l’allungo finale, riuscendo però a prevalere sul napoletano Frozen Juke, della scuderia SSIM srl, che è una formazione molto attiva in campo nazionale.
Emozionato alla premiazione il “sorcio” (ma non è più bambino) Cristian De Muro, che in Francia sta riuscendo a completare la sua preparazione nella sensibilità tattica, con la quale si è presentato già ad alto livello quando ha deciso il trasferimento. Per fortuna viene volentieri in Italia, a casa del padre e della madre, che gli hanno trasmesso un retroterra ippico che ha saputo coltivare.
Dopo la corsa, prima dell’ultimo Gruppo III, hanno svolto, ripresi dalla televisione interna, una discussione su quel che appare importante rilevare dalla corsa, i due giornalisti Mario Berardelli e Claudio Icardi; dalle loro osservazioni, c’è stato modo di scoprire quale sia la formula dell’acqua calda; ma è stato importantissimo rilevare e portare avanti concetti che non vengono considerati da chi non conosce l’ambiente in cui si adopera per organizzarlo. Mario e Claudio non hanno detto niente di strano, ma i principi esposti dovrebbero entrare a far parte della forma mentis di chi si appassiona alle competizioni Ippiche; e quando sono esplicite le dimostrazioni, è il caso di mostrarle e farle presente a chi di dovere.
Ultimo Gruppo della giornata, il Gr. III Premio Tudini, personaggio così in vetta all’ambiente, che l’Ippica ha perso molto non continuando il discorso di scuderia le figlie; anche se dopo quel che è successo a Emanuela, si capisce.
Questa corsa è per velocisti puri, 3 anni ed oltre. Molto incerta nelle linee, tutti si sono presentati insieme fino ai 400 – 450 metri dal palo: lì è cominciata la selezione ed un altro figlio di Zebedee, Buonasera, si è distinta dal gruppo che non ha retto lo stacco, tranne la 4 anni allenata da Silvia Amendola per la scud. Colle Papa, Charline Royale. Hanno lottato fino agli ultimi metri arrivando nell’ordine, fermando il cronometro su 1.10.77; su questo terreno, per 1200 metri, non è male. Con questo augurio della “Buonasera” che ci ha dato, a conclusione della giornata, la femmina della scud. Cavalli da Corsa, che è allenata da Pierluigi Giannotti, si sono concluse le corse di alta qualità, rimanendo da correre solo 2 handicap, per quanto uno Principale.
Vogliamo trarre considerazioni da questa giornata? Solo 2 parole in quanto la descrizione è già stata abbastanza nutrita. Ma la partecipazione e la felicità che può dare l’incontro con i Valori Naturali, non verranno mai cancellati dalla Realtà di cui ha bisogno ogni Uomo..