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IL DATO PRIMARIO DELL’UMANITA’ È L’INCOSCIENZA

frantumato iodi Francesco Angellotti (AG.RF 09.11.2014)

(riverflash) – Quando si traversa un momento storico critico, è difficile esprimere discorsi intelligenti, volti verso la risoluzione dell’andamento delle cose. Si possono fare, certo, tanti bei sermoni, o anche articoli dotti e lungimiranti, si può indirizzare la linea di pensiero verso un’evoluzione della situazione che porterà verso l’appianamento delle controversie… è il momento idoneo per i Saggi e gli Uomini di Cultura per impostare la situazione con discorsi profondi e paroloni che non ci si capisce un accidente, per arrivare sempre immancabilmente alla risoluzione che impone un gran sacrificio ed un’oculata ristrettezza delle possibilità, onde formulare un’Unione Sociale indirizzata verso la Ripresa, che se saremo tutti bravi si potrà programmare felicemente che avverrà tra pochi decenni.

   Lo hanno detto loro, dobbiamo crederci; perchè chi è tecnico e ci capisce, ha retroterra e preparazione per guidarci e farci soffrire con un’ottica di sviluppo sociale. Anche se per i signori che guidano le sorti dell’Evoluzione e dello Sviluppo il discorso è diverso: devono avere la Disposizione necessaria per far in modo che le Strutture si riequilibrino in modo produttivo e l’Economia riparta rigenerando l’Interesse del Capitale: quindi tutto il Sistema, uscendo dalla crisi, torni a funzionare.

   Quindi tutti volti verso il ripristino dell’Organizzazione che sta frantumandosi: i professori dietro la cattedra, i capitalisti alla direzione, i “servizievoli” ad incensare chi opportuno, i sindacati a far le commedie per ricreare l’organizzazione dello sfruttamento del Capitale, gli operai ed i dipendenti a strillare incoscienti quel che vien loro messo in bocca: tanto sarà senz’altro giusto, l’ha detto chi ha studiato e ci capisce in queste situazioni.

   Il problema è quello che, se continuiamo nell’indirizzo che si vuol impostare, l’Evento che accadrà, molto prima della ipotizzata risoluzione (che risoluzione non è perchè verrebbero mantenute inalterate tutte le disfunzioni e le disparità schiaccianti) sarà una frantumazione del Sistema di Vita e tutte le coordinate impostate dalla Natura, che sarebbero dovute andare avanti per molte decine di migliaia di secoli; ma subendo artifici e manomissioni, pur solamente sul pianeta Terra, si sgretoleranno come  è già evidente; così la Vita, ammesso che duri sotto qualche forma, assumerà caratteristiche diverse perchè, da quando è iniziato il “Progresso” e l’Organizzazione, i gravi cambiamenti organici e strutturali, dopo effettuati, ci si accorge di quanto ci stiano conducendo precipitosamente verso la distruzione dell’Esistenza.

   Bisogna riconoscere che, ogni tanto, si è predetta la fine delle forme di Vita: i cristiani quand’era l’anno 1 000, per una forma singolare d’interpretare le sacre scritture; i Maya con le loro predizioni che, anche se si esprimevano in una lingua ancora non bene interpretata , certe devastazioni le avevano predette e non sono avvenute, chissà poi cos’è stato capito di quello tramandato effettivamente; anche Girolamo Savonarola, senza definizione di tempi e modi, avvertiva che la fine era imminente e l’unica salvezza risiedeva nel pentimento… ogni tanto qualcuno viene fuori ad ammonire che la Fine è prossima, dobbiamo ammetterlo.

   Però questa è la prima volta che le predizioni vengono eseguite su basi scientifiche. Non è un monito, i tempi in cui ancora avremo disposizione di pazzerellare sono limitati dalle scoperte che hanno fatto gli scienziati, e sembrano inoppugnabili.

   Certo, cambiare le cose in modo così drastico come sarebbe necessario sembra impossibile, soprattutto perchè la prima deviazione ha portato ad una sovrappopolazione furibonda, e oramai gli Uomini si procreano senza senno. Quindi appare una Fantasia (o Fantanasia) che gli uomini si coordinino in un assetto logico e naturale, bandendo tutte le sovrastrutture e tornando a Principi di Sviluppo Naturali: con tutto il Progresso svolto, che dovrebbe portare solo ad un miglioramento della situazione, nella Creatività e nell’Umanesimo, e non certo in contrasti dovuti a competizioni tra chi cerca d’imporre la violenza, attraverso la sopraffazione in infiniti modi, tra nazioni e socialmente.

   Però, se ragioniamo un attimo, una speranzella di poter continuare la nostra piccola ed ignara esistenza ce l’abbiamo. Perchè, in confronto del Tempo in cui la Vita avrebbe potuto svilupparsi come Essenza, quanto ci abbiamo messo a trovare le formule che porteranno alla Sparizione dell’attuale forma dell’Esistenza? Certo pochissimo, abbiamo bruciato il Tempo in uno spazio temporale brevissimo. Allora, perchè perdere l’intenzione che, se abbiamo fatto tutto questo macello in così poco tempo (poche migliaia di anni, cosa volete che sia ! ), speriamo che, arrivati con l’acqua alla gola, ci riprendiamo in una forma di vita più essenziale, ma ricca di un bagaglio che impone Umanità e Amore.

   Altrimenti, signori miei, la sorte non sarà ancora tanto lunga, i dati che possiamo verificare non sono controvertibili. Possiamo tornare solo ad una forma pura di sviluppo e creatività, non infatuati da mete temporanee e distruttive. E quel che è peggio è che questa perversa direzione verso la quale stiamo andando la mistifichiamo e siamo capaci di velarla come via verso la salvezza e la santità: siamo perfidi!

   Unica salvezza sarebbe quella di essere convinti che la strada che abbiamo intrapreso è dominante nella forma più aggressiva. Il problema è che certe cose non vogliamo percepirle, e non vogliono farcele percepire, per non spaventarci e quindi poter formulare le speculazioni effimere e di breve durata.

   Pazienza, distruggiamo le forme di Vita e stiamo a vedere se ne continuerà in qualche modo una qualsiasi di sviluppo: tanto l’Essere non avrà fine e nel Tempo qualche combinazione potrà ricrearsi.

   Chissà quale!

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